In che mi specializzo?

Ventidue volti confusi e non molto persuasi. Sono quelli dei pochi presenti alla presentazione delle lauree specialistiche della Facoltà di lingue e letterature straniere.

I corsi sono in totale quattro: a Catania è attivato il corso in Lingue straniere per la comunicazione internazionale e quello in Lingue e culture europee ed extraeuropee (percorso euroamericano). A Ragusa, invece, le lauree specialistiche sono in Lingue e culture europee ed extraeuropee (percorso extraeuropeo) e in Lingue e culture orientali. Per i programmi, i docenti e gli orari bisogna ancora aspettare qualche settimana.

«L’offerta è insoddisfacente e la Facoltà ne è cosciente» dice il Preside Pioletti all’inizio del suo intervento. E in effetti, come dargli torto? In cosa ci specializziamo concretamente? La risposta, siamo onesti, sfuggiva prima e sfugge anche adesso, dopo questo incontro di presentazione.

Gli studenti hanno tante domande e il Preside poche risposte. «Con la laurea in Lingue straniere per la comunicazione internazionale potrò insegnare?» chiede una ragazza. «Con gli attuali criteri, si. Ma il quadro è molto confuso e in questo settore c’è aria di cambiamento. Quindi, in realtà, non le posso assicurare che sarà così anche in futuro», è la mesta risposta del Preside.

Si perchè ad oggi quello che conta sono i crediti accumulati nello studio delle lingue, ma nel giro di poco (forse già il prossimo anno) potrebbero essere istituiti dei corsi di laurea specialistiche esclusivamente indirizzate all’insegnamento, che sostituirebbero i corsi Sissis.

E allora sorge spontaea un’altra domanda: «Posso accedere alla specialistica di Lingue e culture europee ed extraeuropee, pur essendo laureata in Sci?». «Certo, ma bisgna colmare i debiti» (che – pare – sono circa una ventina, cioè più o meno quattro materie).

E le materie che è necessario ri-fare, che senso hanno? «E’ un arricchimento delle nozioni già apprese. Si tratta di approfondire, non di ripetere quanto già fatto». Capito? Non molto in effetti, dato che alcune delle materie “approfondite”, nel caso di Lsci storia contemporanea, filosofia del linguaggio, geografia e le letterature) non siano proprio quelle caratterizzanti per un corso di scienze per la comunicazione…

Più dubbi che certezze tra chi resta a Lingue per la specialistica. La possibilità di scelta è scarsa e un senso di sfiducia generalizzato che aleggia tra gli studenti. Come biasimare chi sceglie di andare via o chi ricerca un’alternativa alla specialistica?


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