Una rivoluzione che ad oggi conta in città 1330 iscrizioni di imprenditori su un totale di 5639 in tutta la regione. Grazie al nuovo servizio, la Camera di commercio mette gratuitamente a disposizione degli imprenditori tutti i dati accessibili ora anche da tablet e smartphone
Imprese, col cassetto digitale addio alla burocrazia Albanese: «Qui un quarto delle adesioni nell’Isola»
«Una rivoluzione che consente alle imprese di entrare finalmente nell’era digitale». Non risparmia toni trionfalistici il presidente della Camera di commercio di Palermo ed Enna, Alessandro Albanese, nel tracciare un primo bilancio del progetto Cassetto digitale delle imprese. Il servizio, definito da Albanese una «rivoluzione copernicana», è realizzato da InfoCamere per conto del sistema camerale, e consente alla Camera di commercio di mettere gratuitamente a disposizione degli imprenditori le informazioni ufficiali sulla propria azienda contenute nel registro delle imprese, in modo sicuro e veloce, ora anche da smartphone e tablet. Un percorso verso la digitalizzazione che vede in prima fila Palermo, con 1330 adesioni che rappresentano un quarto del totale nella regione (in Sicilia 5639). Il tasso di partecipazione di imprenditori che hanno aperto il cassetto digitale della propria azienda dalla piattaforma impresa.italia.it, infatti, è del 1,372 per cento, contro l’1,22 per cento del dato medio regionale, ma più basso di quello nazionale (2,02 per cento).
I documenti della propria impresa, accessibili dal legale rappresentante o dagli amministratori, vanno dalla misura camerale allo statuto, dal bilancio (per chi è tenuto a depositarlo) alle pratiche inviate allo Sportello unico delle attività produttive (Suap) del Comune e, a breve, anche le fatture elettroniche per chi abbia scelto di utilizzare il sistema gratuito delle Camere di commercio accessibile all’indirizzo fatturaelettronica.infocamere.it. E a Palermo e Enna, a breve, sarà attivato anche un servizio di porta a porta per proporre lo Spid alle imprese. «Su richiesta, i nostri funzionari spiegheranno la valenza e i vantaggi di questo strumento digitale – ha rivelato Albanese – Se consideriamo che ad Enna, per esempio, circa la metà delle imprese, per lo più agricole, non ha ancora nessun tipo di digitalizzazione, sarà un modo per entrare veramente nell’era digitale».
Il servizio, realizzato seguendo le linee guida del Team Digitale e dell’AgID, si configura come un vero e proprio cassetto digitale in cui l’imprenditore ha sempre a portata di mano l’identikit digitale della propria impresa, da condividere in modo semplice e intuitivo con soci, clienti, fornitori, banche e professionisti. Ma anche per inviarli alla pubblica amministrazione per adempimento o per partecipare a gare o bandi. «Un servizio che rappresenta un avvicinamento del modo imprenditoriale alle istituzioni – ha proseguito Albanese – In questo caso si è fatta una grande opera di sburocratizzazione perché finalmente, senza il contatto diretto, l’imprenditore può accedere a tutti i dati che sono depositati nelle Camere, e ora disponibili nel cassetto digitale. Un archivio gratuito e, da questo momento, totalmente accessibile, anche tramite cellulari di ultima generazione, senza pagare i diritti camerali e in formato legale».
Per accedere a impresa.italia.it, è sufficiente essere in possesso delle identità digitali che consentono di identificare il cittadino-imprenditore: lo Spid (il sistema pubblico di identità digitale, la cui attivazione è gratuita), o la Cns (la Carta nazionale dei servizi). Le Camere di Commercio di Palermo ed Enna hanno una base di 111.817 imprese attive sul territorio: di queste, 1566 hanno già aperto il loro cassetto digitale, con un tasso di adesione del 1,4 per cento (la media nell’Isola è 1,22 per cento, nel Paese del 2,02 per cento), mentre il numero di documenti scaricati a oggi è 2113 (in Sicilia 7371). Per attivare il servizio, inoltre, è possibile rivolgersi direttamente alla Camera di commercio della propria città o al call center nazionale: 06.64892323. «È una grande operazione trasparenza quella che la Camera di commercio fa verso l’imprenditore – ha sottolineato Paolo Fiorenzani, responsabile del programma Cassetto Digitale di InfoCamere – e anche culturale, perché rieduca gli imprenditori a un minimo di cultura digitale di impresa. Spesso l’imprenditore delega a qualcun alto gli aspetti burocratici, ma la responsabilità rimane sempre sua. Visto che l’accesso con il cassetto diventa facile, veloce e immediato – conclude – forse vale la pena riappropriarsi di certe informazioni».