È un dato di fatto che usufruire delle attività del CUS è un privilegio per pochi. Infatti il Centro Universitario Sportivo della nostra città rimane quasi esclusivamente frequentato dagli studenti iscritti in facoltà scientifiche, gli unici che possono spostarsi con facilità dalle lezioni agli impianti sportivi ubicati in Viale Andrea Doria. La distanza non è l’unico motivo, ma è sicuramente quello più importante: la maggior parte degli studenti del nostro Ateneo frequentano infatti facoltà che si trovano al centro della città e perciò risulta loro difficile raggiungere gli impianti adiacenti la Città Universitaria. Come fare a risolvere questo problema? Lo abbiamo chiesto ad alcuni studenti iscritti alle facoltà di Piazza Dante.
Marco, 24 anni, ci dice che il motivo principale per cui non frequenta le attività sportive del CUS è “la distanza che c’è tra gli impianti e la facoltà. Sarebbe sicuramente più semplice se venisse introdotto un servizio gratuito di bus navetta, che partendo dal centro o comunque da una zona limitrofa alla nostra facoltà ci portasse direttamente al CUS ”.
Per Lorena, 23 anni, sono soprattutto altri i problemi del CUS: “Non mi piace la zona. Vorrei che ci fosse più sorveglianza nell’impianto e più vigilanza all’interno del parcheggio. Inoltre sono rimasta sconcertata dalla scarsa illuminazione”.
Francesca, 22 anni, ritiene che “il CUS è troppo lontano dalla nostra facoltà. L’unica proposta che mi sentirei di avanzare è quella di realizzare una succursale in zona, o comunque firmare una convenzione con palestre più vicine da raggiungere”.
Andrea, 20 anni, è un tesserato del CUS: “Gioco nel CUS Baseball Catania, ma non frequento gli impianti della Cittadella per disposizioni societarie. La ritengo una struttura carente, che necessita di lavori di adeguamento ed è di gran lunga inferiore a quella dell’Università di Messina.”.
Giovanni, 19 anni, è uno studente fuori sede: “Non è facile sostenere tutte le spese che comporta alloggiare in un’altra città. So che i prezzi di iscrizione al CUS sono abbordabili, ma si potrebbero invogliare ragazzi nella mia stessa situazione solo con ulteriori agevolazioni”.
Il problema degli impianti sportivi, insomma, ricalca abbastanza da vicino quella delle mense: l’ubicazione delle strutture esistenti infatti penalizza gli studenti del polo umanistico. Nei prossimi giorni sentiremo i responsabili del CUS per farvi conoscere il loro punto di vista.
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