L'iniziativa - parallela ad altre due lanciate dagli assessori all'Urbanistica e al Patrimonio - è promossa dalla commissione consiliare Tributi coordinata da Salvatore Tomarchio. Il presidente ha convocato i rappresentanti delle sei circoscrizioni per avviare la collaborazione, così da «gestire e censire tutte le strutture comunali che sono state vandalizzate»
Immobili abbandonati, tavolo per il recupero «Le periferie saranno i nostri primi riferimenti»
Ogni livello dell’amministrazione politica catanese sembra essere oggi concentrata sul compito di porre un regolamento all’utilizzo del patrimoni immobiliari dismessi e appartenenti al Comune. Se dallo scorso aprile l’assessore all’Urbanistica ha dato il la al progetto della Fabbrica del decoro, in questo mese di maggio l’assessorato al Patrimonio ha annunciato – all’interno di un convegno organizzato da Federarchitetti – di voler intestarsi il compito di creare una mappatura dei beni in disuso e la compilazione di un regolamento specifico per il loro utilizzo temporaneo. Mentre le linee dei due assessorati, rispettivamente guidati da Salvo Di Salvo e Giuseppe Girlando, sembrano aver trovato una via collaborazione, nasce parallela una nuova iniziativa che si muove sulla stessa scia promossa del presidente della commissione consiliare Tributi e patrimonio Salvatore Tomarchio.
Tomarchio ha riunito a palazzo degli Elefanti le sei circoscrizioni cittadine allo scopo di promuovere la creazione un
tavolo permanente che si curi del processo di recupero continuo di parchi, palazzi e piazze in città. Secondo quanto affermato dallo stesso presidente, lo scopo è trasformare questi spazi in risorse con la collaborazione di parrocchie e associazioni. «Il nostro lavoro – spiega – è quello di fare in modo che non ci siano più altri casi come l’ex scuola Brancati a Librino oppure le palazzine di via Bernini a Picanello». Tomarchio aggiunge: «Molto si deve a quanto fatto da Emanuele Giacalone, presidente della quarta circoscrizione, che ha mandato una nota in cui ha fatto notare la distanza che c’è tra l’attività del Comune di Catania, le commissioni e le circoscrizioni cittadine – afferma – Non sono adeguatamente collegata dal punto di vista del rapporto sul territorio». Per questo motivo «sono stato costretto, in base alla nota mandata da Giacalone, a invitare le circoscrizioni affinché si trovi una sinergia utile a poter gestire e censire tutte le strutture comunali che sono state abbandonate e vandalizzate. L’amministrazione deve provvedere ad affidarle a costo zero – precisa – così che tutte le associazioni e i cittadini possano avere dei benefici da queste strutture di per se già oggetto di vandalizzazioni».
Tomarchio
Dal canto suo Di Salvo ha accolto positivamente l’iniziativa promossa da Tomarchio: «Qualsiasi tipo di intervento che possa provenire da rappresentanti delle istituzioni e che abbia l’intento di unire forze produttive per operazioni che riguardano la riqualificazione di spazi pubblici nel bene nella collettività comunale, è ben accolta», dichiara. «Faremo in modo di mettere insieme il progetto di piattaforma sociale pensato dal gennaio 2014 con la Fabbrica del decoro, insieme alle esperienze della commissione. Mi farò promotore di un incontro con il presidente Tomarchio, sebbene tutti possiamo muoverci in maniera autonoma nel proprio lavoro». E conclude: «Rimane un dato importante: con la nostra idea istituzionale abbiamo sensibilizzato anche la conoscenza di tanti altri. Siamo stati i primi, ma non vogliamo essere i soli, è un bene che anche altre istituzioni possano essere promotori».