Il Consiglio superiore della magistratura ha votato all'unanimità la richiesta. Il piano di applicazioni straordinarie dovrebbe essere diretto ai territori maggiormente coinvolti nell'emergenza migrazione, soprattutto nel distretto etneo
Immigrazione, 15 magistrati in più per Catania Proposta del Csm per velocizzare le richieste di asilo
Quindici magistrati, spostati temporaneamente da altre sedi, per aiutare i colleghi del distretto di Catania a dare risposte in tempi più brevi alle richieste di protezione internazionali. È la misura proposta dal Consiglio superiore della magistratura – votata all’unanimità – per affrontare al meglio l’emergenza immigrazione. La soluzione potrebbe essere attuata grazie a un emendamento al decreto sull’età pensionabile dei magistrati che sta per essere convertito in legge.
Il Csm sollecita governo e parlamento a dare via libera a un piano di applicazioni straordinarie nei territorio maggiormente coinvolti: oltre al capoluogo etneo, Sicilia occidentale, Calabria e Puglia. Per quanto riguarda il distretto di Catania, al lavoro per evadere le richieste di asilo provenienti dal Cara di Mineo, gli uffici devono affrontare anche il carico di lavoro legato alle indagini sul traffico di migranti.
Una minore permanenza di persone all’interno delle strutture di accoglienza, sottolinea il presidente della sesta commissione Piergiorgio Morosini, permette la tutela dei diritti dei migranti, ma anche una riduzione delle spese a carico dello Stato. Elemento, quest’ultimo, che gioca un ruolo anche nell’inchiesta della procura di Roma Mafia capitale e vede nel Centro per richiedenti asilo nel Catanese un capitolo dell’indagine.
Ma secondo Morosini è necessario anche un intervento legislativo. L’assegnazione provvisoria di magistrati, infatti, può essere applicata solo per tribunali e procure che hanno una carenza di organico superiore al 20 per cento. «Per questo – afferma Piergiorgio Morosini – abbiamo bisogno di uno strumento duttile che ci consenta di andare oltre le regole».