La prima sezione quater del Tribunale amministrativo laziale ha accolto i ricorsi proposti da Sergio Lari e Guido Lo Forte. I giudici hanno anche condannato il Csm a pagare le spese di giudizio pari a 3mila euro
Il Tar annulla la nomina di Francesco Lo Voi Agueci: «Sentenza senza effetto immediato»
Per i giudici amministrativi il Csm aveva «l’onere della motivazione rafforzata» riguardo la scelta di Francesco Lo Voi a capo della Procura di Palermo. Per il Tar infatti la «delibera di nomina non supera il vaglio di legittimità apparendo la motivazione del giudizio di prevalenza (di Lo Voi, ndr) non coerente rispetto agli indici di valutazione del parametro attitudinale». In sostanza per il Tar la prevalenza del nome di Lo Voi sugli altri due, decisa dal Csm, non sarebbe in linea con la valutazione dei parametri che attestano l’attitudine dei candidati a ricoprire il ruolo apicale di una Procura.
La decisione del Tar in teoria sarebbe esecutiva, ma può essere sospesa dal Consiglio di Stato a richiesta della parte soccombente. Se fosse accolta la richiesta di sospensiva, Lo Voi resterebbe al suo posto in attesa che sulla questione si pronunci il Consiglio di Stato che potrebbe confermare o annullare il pronunciamento del Tribunale amministrativo. In caso di conferma la parola passerebbe al Csm che dovrebbe rivalutare la posizione dei tre candidati anche alla luce dei principi indicati dai giudici amministrativi.
«La sentenza del tar del Lazio che annulla la nomina del Procuratore di Palermo è una sentenza provvisoria che non alcun effetto immediato». Lo ha detto all’Adnkronos il Procuratore aggiunto di Palermo, Leonardo Agueci commentando la decisione del Tar Lazio. «Sul piano pratico – aggiunge Agueci – sono stati mesi estremamente positivo con Lo Voi, perché quello che chiedevamo era un procuratore che riuscisse a rendere più unito l’uffico e lui ci è riuscito. In questi mesi è stato il Mourinho della Procura, l’uffico è più unito adesso. Soprattutto i più giovani si riconoscono più nell’ufficio rispetto a prima».