Giuseppe Schillaci ha venticinque anni e ha scoperto la passione per le scene lavorando come animatore nei villaggi turistici. Il sogno americano del cinema, a differenza di tanti suoi colleghi, non lo sfiora nemmeno quando inizia a studiare recitazione. «Incontri e provini fortunati mi hanno fatto credere nelle mie capacità, solo dopo ho deciso di studiare seriamente l’arte della recitazione», confida l’attore catanese. Una parte da protagonista nello spettacolo La scapricciata diretto da Manuela Metri e diverse partecipazioni a produzioni televisive di successo come Il commissario Montalbano e Squadra Antimafia precedono l’incontro con Anne Strasberg – che regge il noto istituto statunitense – avvenuto all’interno di un seminario a Roma. «Era passato un solo anno da quando mi ero affacciato in questo affascinante mondo e senza che me ne rendessi conto ero già negli Stati Uniti d’America», racconta emozionato.
Prima la selezione e poi la borsa di studio per frequentare la scuola di teatro e film più prestigiosa del mondo, fondata nel 1969 dal noto attore di Broadway e padre dell’omonimo metodo di recitazione Lee Strasberg. «Dopo il diploma arriva la grande notizia: ero stato scelto come protagonista maschile della pellicola The Italian di Michel Andre Constantin», racconta Schillaci. Che aggiunge: «Non sono il primo italiano che parte alla volta del cinema americano, basti pensare a Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Federico Fellini e Roberto Benigni, e proprio per questo loro sono i miei grandi modelli».
«Non so come avrebbe avuto seguito la mia carriera se fossi rimasto in Italia».
Dunque l’opportunità di lavoro più importante per Schillaci arriva prima dagli States che dal Paese che gli ha dato i natali, ma l’attore etneo non ne fa un dramma. «In realtà non ho dato all’Italia nemmeno il tempo utile a conoscermi ma spero di poter recuperare al più presto», spiega. E non si lascia andare a nessun paragone tra il cinema italiano e quello statunitense, nemmeno sul fronte di potenziali e maggiori possibilità che il secondo offre ai giovani talenti. «Il sogno americano è affascinante, ma è una vecchia storia. Oltreoceano ci sono molte opportunità ma anche tanta competizione», racconta. Salvo poi ammettere: «Non so come avrebbe avuto seguito la mia carriera se fossi rimasto in Italia».
THE ITALIAN (OFFICIAL TEASER) from M.A. Constantin on Vimeo.
Il film che vede protagonista Schillaci è diretto da Michel Andre Constantin – noto ai più come regista di cortometraggi – e si intitola The Italian. Si tratta di una produzione indipendente da un milione di dollari che fa seguito a Simple, Dynasty e Other people’s lives nella filmografia del regista. «Il mio personaggio si chiama Carlo, è siciliano, e si trova in America per una portare a termine un affare. Qualcosa però nei suoi piani va storto e il suo soggiorno si prolunga», racconta Schillaci. Che aggiunge: «È un tipo interessante per il modo di vivere e per l’atteggiamento ma non posso parlarne approfonditamente per accordi contrattuali con la produzione».
La pellicola uscirà nelle sale statunitensi tra agosto e dicembre 2015 e Schillaci, che ha già girato tutte le proprie scene, inizia a fare progetti per il futuro. Con un pensiero fisso: «Sarei onorato di lavorare nella mia bella Italia se solo me ne venisse data la possibilità». Ma aspettare senza far nulla non fa al caso suo e svela a MeridioNews: «Sto già lavorando ad alcune idee perché ho fame di nuovi personaggi da interpretare e nel frattempo ho dato vita a un team valido con i colleghi Francesco Macaluso, Giovanni Maugeri e Gabriele Vitale per autoprodurre una serie televisiva».
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