Conclusa la seduta straordinaria del Senato Accademico, che ha visto un poco elegante balletto di candidati. Il Rettore uscente, Latteri, ha solo informato l'assemblea dei fatti e questa si è limitata a prenderne atto
Il Senato accademico mette la parola fine. Forse
A questo punto una cosa finalmente sembra essere chiara. Lunedì 2 ottobre si voterà regolarmente per eleggere il nuovo rettore dell’università di Catania.
Il Senato accademico, infatti, convocato dal rettore uscente Latteri, ha preso atto di quanto deciso dalla commissione elettorale, senza entrare nel merito del verbale. In particolare il Preside della Facoltà di Giurisprudenza Arcidiacono ha fatto presente che il giudizio della commissione è insindacabile e può essere appellato solo in sede giurisdizionale.
Confermata quindi l’esclusione del prof. Pucci che, come si ricorda, presentò la sua candidatura lunedì e riconfermate quelle di Crimi, Barbagallo e Pioletti che però successivamente hanno ribadito la loro decisione di non concorrere per la poltrona di rettore. Rimane così in lizza il solo Recca che, forte anche dell’alleanza con Pioletti, non dovrebbe più avere né problemi né avversari.
L’unico dubbio ancora esistente riguarda il possibile ricorso al Tar di Pucci, il quale però fino a questo momento non si è ancora rivolto al tribunale amministrativo. Certo è ancora presto per tirare le somme di questa vicenda, ma nel complesso l’Ateneo catanese non ha fatto di sicuro una figura all’altezza della sua tradizione.