La polizia ha sequestrato beni per 500 mila euro a Tommaso Tognetti, 49 anni, esponente di spicco del mandamento mafioso del quartiere Noce, a Palermo
Il segreto dell’acqua come Gomorra Esistono gli estorsori…quelli veri
Dopo «Gomorra» anche la fiction «Il segreto dell’acqua» ha le sue estorsioni. Quelle vere.
La polizia ha sequestrato beni per 500 mila euro a Tommaso Tognetti, 49 anni, esponente di spicco del mandamento mafioso del quartiere Noce, a Palermo. Il provvedimento è del tribunale del capoluogo siciliano che ha accolto la proposta avanzata dal questore di Palermo e dal procuratore della repubblica. La figura di Tognetti è emersa nel corso delle indagini, svolte dalla Squadra mobile – sfociate nell’operazione Atropos – che, il 22 ottobre 2012, lo ha portato in carcere.
Tognetti, secondo gli agenti, è un elemento inserito nell’organizzazione mafiosa e sarebbe tra gli estorsori della Magnolia Fiction, società di produzione cinematografica che stava girando a Catania «Il segreto dell’acqua». I sigilli sono scattati per due immobili di proprietà di Tognetti, in via Perpignano e in via Re Federico, individuati dagli investigatori della questura e del Gico della Guardia di Finanza.
Qualche mese fa a Napoli, pagavano il pizzo alla camorra per fare le riprese nella villa del boss per la fiction «Gomorra». Anche per la fortunata serie tv, ispirata dal libro di Roberto Saviano, vale la regola non scritta per cui in alcune zone del sud Italia comanda solo la criminalità organizzata.
Il Gip di Napoli ha spiccato un mandato d’arresto per un reggente del clan Gallo-Cavalieri (Francesco Gallo, gia’ in carcere) e per i suoi genitori per estorsione alla società di produzione Cattleya che aveva affittato l’abitazione del boss nel parco Penniniello di Torre Annunziata per riprese delle serie tv di Sky.