Il ritmo di Step1

Tolta un po’ di polvere con una scrollatina, dal 28 ottobre Catania si riscoprirà New Orleans. Almeno per qualche sera.
Riparte infatti la nuova edizione di CataniaJazz, la rassegna che da ormai ventisei anni porta sui maggiori palchi catanesi i migliori artisti internazionali del genere jazzistico, e non solo. Sempre nella ferma convinzione che il jazz dilaghi in ogni cultura musicale e oltrepassi i confini geografici.
 
Ancora una volta un programma vario e ricco di spunti: sette appuntamenti, al Teatro Metropolitan, con leggende della musica internazionale e nuove scoperte.
Apre il 28 ottobre il fisarmonicista Richard Galliano, insieme ad Antonio Rubalcaba, accompagnati da un quartetto. E se Galliano è definito l’erede di Astor Piazzolla, e Rubalcaba, tra un premio e l’altro, ha collaborato con John Patitucci (per quattro anni di fila premiato come miglior bassista jazz), l’apertura sembra già promettente.
Il 3 novembre invece sarà la volta di Hiromi, giovane pianista proveniente dalla nuova scena jazz americana. Un sound condito di elettronica e sonorità orientali. Sperando che i puristi non disdegnino. Rischio che non può certo correre Robben Ford, sul palco il 18 novembre, uno di quei personaggi la cui biografia sarebbe tempestata di virgole, tanto è fitto l’elenco delle sue collaborazioni.
 
Una vera novità sarà il concerto del 9 dicembre di Giulia y Los Tellarini, giovane promessa con la sua band. Qui c’è da fidarsi del giudizio di Woody Allen, che l’ha voluta per la colonna sonora del suo ultimo film.
Attesissimo invece il 5 marzo il ritorno di Noa, artista acclamata in tutto il mondo anche per il suo impegno sociale. La cantante israeliana è molto legata a Catania, città che le ha dato i natali artisticamente, con un concerto da cui ormai sono passati sedici anni. “C’è la volontà, compatibilmente con i suoi numerosi impegni, di cucire qualcosa di più addosso a lei. Non sappiamo ancora se una ‘carta bianca’ in un incontro coi giovani e non solo, o la riproposta del suo primo concerto a Catania. Le idee non mancano” – ci dice Pompeo Benincasa, direttore artistico della rassegna.
Il 24 marzo invece si esibiranno Larry Carlton e il suo trio. Artista più noto per le sue numerosissime collaborazioni, potrebbe stupire col suo stile vario, sempre al confine tra jazz, blues, senza disdegnare il pop/rock.
Gran finale il 2 aprile con lo spettacolo “Us and them”, tributo ai Pink Floyd, fortemente voluto dalla pianista Rita Marcotulli. La band prevede componenti d’eccezione, anche non proprio affini al jazz, ma che, per questo, lasciano prevedere qualche piacevole sorpresa. Uno fra tutti, Raiz, che molti ricordano ai tempi degli Almamegretta.
 
Se state correndo a vendere un rene, sappiate che l’operazione può attendere. L’abbonamento ai sette concerti (al prezzo di 75 euro), verrà dimezzato per 40 fortunati studenti universitari. Basta recarsi all’Ersu, compilare un modulo e consegnare il cedolino al Box Office di via Giacomo Leopardi 93.
E se vi sembra abbastanza, sappiate che non è tutto.
 
La prima novità è che non solo le orecchie catanesi potranno godersi queste esibizioni. Da quest’anno il cartellone di CataniaJazz, con piccole variazioni, si ripeterà anche a Palermo e Caltanissetta. Artista più, artista meno.
Inizia ad essere effettivo infatti il lavoro del CAM (Coordinamento delle Associazioni Musicali), “per mettere in circuito gli artisti, puntando un domani all’unificazione delle associazioni jazzistiche regionali”, spiega Benincasa.
 
E per i più esigenti, anche quest’anno CataniaJazz non si ferma ai “soli” concerti in calendario.
Ci sono in programma altri tre appuntamenti tematici, di quattro serate ciascuno.
I dettagli saranno noti a breve, non appena si saranno concluse le trattative con le sale che dovrebbero ospitare i concerti, come il Teatro Sangiorgi. Qualche indiscrezione però l’abbiamo, direttamente dal direttore artistico.
 
Una di queste tre rassegne extra, sarà nuovamente e interamente al femminile. Rispetto alla contaminazione rock/pop esplorata lo scorso anno con il ciclo ‘Divas’, si prospetta un riavvicinamento all’ambito jazzistico. Torneranno il TrioContempo e il loro tango, già ospitati nella rassegna del 2007. Sarà una novità invece la presenza di Mala Waldron, figlia d’arte al 100%, nella cui personalità artistica ha influito sicuramente il più celebre padre, Mal Waldron.
 
Il secondo fuori programma si configura invece come una ripresa della fortunata JazzMarathon dello scorso anno. Ma anche qui, in chiave rivisitata. Saranno ospiti internazionali ad affiancare i nomi del jazz locale, in un concerto completo. Non più solo assaggi quindi.
La vera e propria maratona, invece, potrebbe svolgersi a settembre 2009: un’organizzazione più curata e una location adatta, potrebbero rendere Catania la prossima città ad ospitare il più importante network jazzistico europeo. Magari già nel 2010. Dicono che i partecipanti siano stanchi del freddo delle capitali del nord Europa.
 
L’ultima sorpresa, lo sarà davvero: Pompeo Benincasa mantiene la riservatezza, per scaramanzia, ma la scelta del tema per gli ultimi quattro appuntamenti oscilla tra il cinema e il teatro.
 
 
Info:
Prezzi concerti singoli
Per informazioni su tempi e modi di erogazione degli abbonamenti agli universitari
Per acquistare i biglietti e gli abbonamenti: BoxOffice Catania, prevendite autorizzate in tutta la Sicilia, (fra poco) www.boxol.it o al botteghino del teatro poco prima dell’inizio del concerto.


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