Il re Moda è nudo

“Alla corte del re Moda”, il dietro le quinte del mondo delle sfilate: persone reali, i grandi nomi, le grandi marche…Tutta la verità, anche quella più scomoda”. È questo il titolo, già eloquente, del libro (edito da Salani) scritto a quattro mani dalle giornaliste di moda Daniela Fedi e Lucia Serlenga. Nella location del Museum & Fashion della stilista catanese Marella Ferrera, è stato presentato al pubblico lo scorso sabato alla presenza delle autrici, di Sarah Zappulla Muscarà, docente di Letteratura italiana alla Facoltà di Lettere di Catania, e del giornalista e scrittore catanese Pietrangelo Buttafuoco. Ovviamente non mancava l’impeccabile padrona di casa.
 
Non si tratta del solito racconto di moda fatto di aggettivi accattivanti e decisamente poco comprensibili che siamo abituati a sentire magari in un servizio al telegiornale. Quelli sono i lustrini e le pagliette che si vedono sulla passerella. Le autrici, invece, hanno fatto uno sforzo del tutto diverso: ne hanno raccontato i retroscena. Il rapporto con i media e la comunicazione, i ricatti pubblicitari, i nomi che contano, il ruolo giocato dalle griffe nel nostro Paese e nel mondo. Non hanno avuto peli sulla lingua Fedi e Serlenga, ma sono esplose nel racconto di quello che sta dietro alle passerelle, al di là dei backstage, quello che hanno visto coi propri occhi e sentito con le proprie orecchie.
Discorsi scottanti, che hanno bisogno di una certa dose di coraggio per essere trattati, perché, diciamolo, il mondo della moda è fatto da “guru che hanno il potere di far sparire intere pagine di pubblicità dai giornali” come dice Buttafuoco, che aggiunge il suo grazie alle autrici perché “hanno saputo descrivere un mondo sofisticato, raffinato e complicato, ma di una crudeltà impressionante, senza mai cadere nella trappola della lusinga e della seduzione”. Lasciando la parola alle protagoniste, poi, Buttafuoco ha addirittura fatto una battuta sulla scorta “migliore di quella di Saviano” che crede presto servirà a Fedi e Serlenga.
Ma è davvero così difficile trattare questi argomenti? Daniela Fedi lo ammette senza giri di parole: “Non è stato per nulla semplice. Ci ha aiutato il fatto di essere molto amiche, ci siamo sostenute a vicenda. Naturalmente Saviano corre molti più rischi di noi, però quello della moda è un mondo con crudeltà e difficoltà vere, un mondo dove bisogna muoversi sulle uova. Essere in due, essere donne e essere amiche ci ha dato la forza necessaria…”
Lucia Serlenga spiega qual è stata la scintilla che ha convinto entrambe a pubblicare il libro: “Lo abbiamo fatto perché la moda spesso viene vissuta come un fatto frivolo e l’osservazione della descrizione fatta da “Il diavolo veste Prada”, l’assurdità di quelle situazioni, ci ha fatto maturare la consapevolezza che questo mondo è più serio di quello che possiamo credere. Inoltre, nel momento in cui la tv, per esempio, manda in onda le sfilate, non è in grado di esprimere tutto quello che c’è in questo mondo. Abbiamo quindi deciso di raccontarlo, ma dal backstage, costringendoci a farlo in un modo davvero scrupoloso”.
 
 


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