Un team di psicologi, educatori, giornalisti ed esperti dell'editoria propone dei percorsi dove l'unico antidoto prescritto è la lettura. «Non sostituisce il farmaco ma può diventare curativa», spiega a MeridioNews l'ideatore del progetto Cono Cinquemani
Il progetto etneo del pronto soccorso letterario «C’è un libro adatto a ogni specifico disturbo»
Un libro per ogni disturbo. È l’antidoto proposto dallo scrittore Cono Cinquemani e dal suo staff qualificato per alleviare le sofferenze dell’anima: dall’ansia alla paura di volare a quella di rimanere al buio. Una cura psicologica e letteraria, che affonda radici scientifiche nella libroterapia ma anche in indagini letterarie.
Un’équipe a domicilio, inteso come librerie e associazioni etnei dove si tengono incontri mirati ad affrontare determinati disturbi. Il primo dei quali tenuto nei giorni scorsi all’interno della libreria Mondadori di piazza Roma. «La lettura non è e non sostituisce il farmaco – chiarisce l’ideatore del progetto – ma se inserita in un percorso letterario diventa curativa». L’idea, infatti, è stata sposata da educatori, giornalisti e psicoterapeuti che compongono il team e rendono curativo il progetto letterario. A leggere i testi selezionati è l’attrice Laura Rapicavoli. «Si tratta pur sempre di un happening letterario e teatrale», precisa Cinquemani.
Camici bianchi e libri, scelti in base alle indicazioni fornite dalle scrittrici Ella Berthoud e Susan Elderkin, in Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno, pubblicato da Sellerio Palermo nel 2013. «È il nostro testo sacro, che ci indica la cura adatta a ogni disturbo. Attraverso la lettura di Mastro Don Gesualdo, per esempio, è possibile maturare il distacco dalle cose materiali e dall’avidità. Il servilismo di don Abbondio, ne I promessi Sposi, invece – continua – è paragonabile a quello più moderno del ragioniere Ugo Fantozzi». Letture che insegnano a vivere e stare al mondo. «Personalmente curerei tutti con Daniel Dafoe: il suo Robinson Crusoe è l’emblema dell’ottimismo, capace di trovare una soluzione a tutto. L’idea del viaggio, poi, è la cura per eccellenza».
Immedesimazione in modelli positivi e distacco da quelli negativi. Vite che possono migliorare attraverso il confronto con quelle degli altri. «Certe storie possono essere curative anche per chi sta bene: i classici sono talmente intramontabili da consentire al lettore di rileggerli sempre con occhi nuovi».