Il presidente dell’Associazione Freedom: “Vogliamo essere un’alternativa”

In cosa consistono i progetti sociali di questo pub analcolico?

 

Uno dei progetti iniziati dal pub si chiamava ”Io sono speciale e prezioso” e coinvolgeva bambini e adolescenti che in questo pub seguivano un corso di danza con alcuni maestri delle scuole di ballo locali che si erano messi a disposizione gratuitamente. I soldi di questo pub venivano utilizzati anche per pagare tutine, scarpette e borsone.

Inoltre si realizzavano molti compleanni gratis per soggetti emarginati: a volte le pasticcerie ci offrivano la torta, altre volte abbiamo provveduto noi, magari comprando anche un regalino.

Volevamo anche comprare un pulmino e organizzare delle cene sociali per passare qui le festività con tutte quelle famiglie che, nella nostra città, vivono in tuguri o in garage. Il nostro scopo è far sentire speciali gli individui.

 

Un elemento molto pubblicizzato è stato l’attenzione all’aspetto musicale con la presenza di cori gospel…

 

Essendo un progetto morale si dava importanza alla musica sana, pulita. Faccio un esempio: sappiamo che molti gruppi non danno messaggi positivi vedi il famosissimo Marilyn Manson che nei pub e nelle discoteche lancia un messaggio prettamente diabolico.

Il nostro progetto lancia attraverso la musica, l’arte e la danza dei messaggi positivi ai ragazzi.

 

La musica è quindi limitata ad alcuni generi?

 

No, è di ogni tipo ma filtravamo questo tipo di musica negativa per preservare un ambiente sano e pulito. A noi interessa il contenuto.

 

Qual è stata la reazione dei giovani di Vittoria a questo progetto?

 

Non è stato molto accettato, anche perché molti sono convinti che il sabato sera sia la serata per sballarsi ed evadere la realtà di ogni giorno. Ma noi ci accontentavamo di quella minima parte di ragazzi che venivano a trovarci e si distinguevano. Prima dell’incendio stavamo progettando una campagna pubblicitaria per tutte le strade della provincia, ci avevano già finanziato i pannelli pubblicitari.

 

Per il progetto di ricostruzione come vi state muovendo?

 

Stiamo aspettando intanto che si risolvano i problemi legati all’assicurazione, dato che il locale è bruciato a causa di un guasto all’impianto elettrico. Dopodichè si deve passare alla ristrutturazione. Il danno si aggira intorno ai 100.000€. Il Progetto Freedom si occuperà di riarredare il locale e per questo abbiamo aperto una raccolta fondi. Dobbiamo ringraziare la provincia che ci ha contattato ed ha fornito parte dell’arredamento.

 

Il sindaco di Vittoria ha più volte sottolineato il suo appoggio all’iniziativa. Anche la città sta partecipando alla ricostruzione?

 

Ringraziamo il sindaco per il suo appoggio ma attualmente non è stato fatto niente che possa dare adito ad un intervento pratico. Speriamo che le autorità possano venire al più presto a fare un sopralluogo per constatare i danni. Qui non parliamo di un progetto commerciale ma di un progetto sociale per fare del bene senza attingere continuamente ai fondi del comune. Noi vogliamo autofinanziarci ed autogestirci.

 

Il rischio di questa iniziativa e delle sue scelte forti, come il video di 15 minuti, non è quello di attirare solo i giovani che già seguono uno stile di vita “sano” e allontanare invece gli altri?

 

Questo tipo di messaggio o il modo in cui abbiamo scelto di esprimerlo può non essere condiviso e l’impatto è, certo, forte ma quello del video è solo una parentesi all’interno della serata, non c’era un martellare i ragazzi con queste immagini. Noi siamo liberi di fare le nostre scelte, ma la cosa importante è dare ai nostri giovani delle alternative di divertimento. Non è detto che funzionino, ma almeno ci stiamo provando. Spesso non si conosce il sano divertimento perché le possibilità sono limitate, io stesso frequentavo pub, discoteche e ho visto la perdizione che c’è. Noi vogliamo essere un esempio che spinga alla nascita di una cultura del sano divertimento. In Italia non esiste un pub analcolico ma se guardi su Internet in Inghilterra, in America o in Germania è normalissimo che esista un pub gospel e morale accanto ai pub normali. Quello che vogliamo dire ai giovani è “distìnguiti, fai la differenza, esiste un modo per divertirsi senza sballarsi”.


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