Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, indagato a Messina

NE PARLA IL SETTIMANALE ‘CENTONOVE’ IN UNA DETTAGLIATA INCHIESTA FIRMATA DAL DIRETTORE, ENZO BASSO. LE AMICIZIE ‘PERICOLOSE’ DEL GOVERNATORE. LE INDAGINI DELL’ALLORA PM DI CALTANISSETTA, NICOLO’ MARINO. IL RUOLO DELL’EX VICE QUESTORE, NINO MALAFARINA E DELL’AVVOCATO STEFANO POLIZZOTTO

La notizia arriva da Messina. Anche se annunciata da indiscrezioni, a scriverla, per filo e per segno è il settimanale ‘Centonove’ diretto da Enzo Basso. Ed è proprio quest’ultimo a firmare l’inchiesta che dà il presidente della Regione, Rosario Crocetta, indagato dalla Procura della Repubblica della Città dello Stretto.

L’inchiesta che vede coinvolto il governatore dell’Isola nasce da un esposto-denuncia, che risale al dicembre del 2012, indirizzato all’allora Procuratore nazionale Antimafia, Piero Grasso, oggi presidente del Senato, eletto nelle file del PD, lo stesso Partito di Crocetta.

A firmare l’esposto-denuncia è l’ingegnere Roberto Sciascia, originario di Porto Empedocle, piccolo centro a un tiro di schioppo da Agrigento. Sciascia è stato per anni delegato alla gestione dell’ufficio Ecologia del Comune di Gela. Posto che ha lasciato, a quanto pare volontariamente, nel giugno del 2011.

Il protagonista di questa denuncia, leggiamo su ‘centonove’, parla “di un formidabile sceneggiatore degno di un premio letterario” (a queste, conclusioni, in effetti, siamo arrivati anche noi). L’ingegnere di Porto Empedocle svela i retroscena, leggiamo sempre sul settimanale, “dell’attacco sferrato nel maggio del 2009 al magistrato etneo Carlo Caponcello, in predicato per una nomina alla Dda Nazionale, ‘nemico’giurato del magistrato Nicolò Marino”.

Nell’inchiesta si racconta che Marino, oggi assessore della Giunta Crocetta, da magistrato in forza alla Dda di Caltanissetta, aveva effettuato indagini proprio sul periodo in cui l’attuale governatore dell’Isola era Sindaco di Gela. Nell’inchiesta si racconta che l’allora primo cittadino della ‘città dell’Eni’ utilizzava cinque telefoni cellulari per non essere intercettato (a differenza dell’onorevole Riccardo Savona che, per non utilizzare questo accorgimento alla Crocetta…).

A un certo punto, leggiamo un passaggio dell’inchiesta di Enzo Basso che ci lascia di sasso: “Roberto Sciascia ha fatto di più. Ha indicato tutti gli investigatori che hanno svolto un ruolo nelle indagini a carico di Crocetta: il capo della sezione anticrimine di Caltanissetta, Giovanni Giudice, cui Crocetta avrebbe chiesto la cortesia di arrestare ‘almeno per un giorno’ un politico ­ingegnere, col quale era entrato in contrasti politici? il maresciallo delegato alle indagini su Crocetta dal Pm Marino, Nicola Bulone? il comandante della stazione dei carabinieri di Gela, Pasquale Saccone, che aveva coordinato l’ inchiesta sulla discarica e su tutti i risvolti che avrebbero determinato un ‘danno erariale’ stimato in 14 milioni di euro, del quale Sciascia ha fatto una documentata denuncia alla Corte dei Conti regionale”.

Una parte dell’inchiesta di ‘Centonove’ è dedicata ai rifiuti. L’allora Sindaco Crocetta, secondo il racconto dell’ingegnere Sciascia, interviene per difendere un gruppo di società di Gela, “e fa modificare – leggiamo sempre nell’inchiesta – il bando che prevede la categoria 6a requisito obbligatorio per la raccolta differenziata, espressamente previsto dal decreto Ronchi”.

Con questo passaggio viene meno l’obbligo di iscrizione all?Albo nazionale gestori rifiuti. Morale: la gara viene aggiudicata a un consorzio di imprese, capeggiato dalla Cosiam, oggi Econet Srl.

Il battagliero ingegnere elenca tutte le anomalie dell’appalto. E chiede una commissione consiliare d’inchiesta.

La commissione consiliare esamina a gli atti e arriva a conclusioni non certo benevole verso l’amministrazione comunale di Crocetta. C’è una “censura per l?inefficacia delle scelte politico-amministrative e la scelta, apparentemente poco oculata, di dirigenti non di ruolo chiamati dal Sindaco a dirigere delicati settori della vita amministrativa del Comune di Gela, con tutte le conseguenti storture”.

Nell’inchiesta di ‘Centonove’ si parla anche dell’ex vice questore, Nino Malafarina, oggi parlamentare regionale del Megafono, e di Stefano Polizzotto, l’avvocato prima designato alla Segreteria tecnica della presidenza della Regione e poi destituito a seguito di un’indagine dell’Asp di Palermo.

se ne volete sapere di più, andatevi a leggere la bella e coraggiosa inchiesta di Centonove. 

Nota a margine

Insomma, una brutta storia nella quale – a prescindere dalla piega giudiziaria che prenderà – tutti i protagonisti ne escono male. Anzi, malissimo. Uno spaccato di quello che è l’Italia di oggi: un Paese dove i poteri dello Stato si intersecano, aprendo scenari inquietanti.

AGGIORNAMENTO DI OGGI 26 OTTOBRE 2013
Crocetta indagato? La DIA di Roma: “A breve la conferma o la smentita”
 

 

 

 

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]