Ben sette facoltà si apprestano a votare per la presidenza. Con due candidati appoggiati dal Rettore contrapposti ai due presidi uscenti, Medicina ed Agraria saranno il banco di prova. Vi spieghiamo perché lesito di queste elezioni è più incerto dei quiz di Mike Bongiorno
Il Preside lascia o raddoppia?
Dopo l’elezione dei nuovi presidi ad Architettura e Giurisprudenza, e a poche settimane dalle elezioni per il rinnovo degli organi collegiali, ben sette facoltà – Agraria, Economia Farmacia, Ingegneria, Lettere, Lingue e Medicina – sono chiamate alle urne per decidere chi ricoprirà la funzione di preside. L’elezione della carica più alta di una facoltà spetta ai docenti ed ai rappresentanti degli studenti e del personale tecnico-amministrativo eletti in seno al Consiglio di Facoltà. Così come recita il regolamento d’Ateneo “nelle prime tre votazioni il Preside è eletto a maggioranza assoluta degli aventi diritto. Tra la prima e la seconda votazione dovranno intercorrere almeno cinque giorni. Altre candidature potranno essere presentate nei primi due giorni lavorativi, incluso il sabato, successivi alla prima votazioni”.
Ma, a differenza della celeberrima trasmissione televisiva condotta dal mitico Mike Bongiorno, nell’Università di Catania si può raddoppiare una volta sola. Su questo punto Il regolamento d’Ateneo è chiaro ed inesorabile: lascia chi ha già adempiuto al mandato di preside per due mandati consecutivi, possono raddoppiare soltanto i presidi uscenti da un primo mandato. Questa clausola contribuirà a rendere particolarmente incandescenti le elezioni all’interno di alcune facoltà. Dove infatti, come a Farmacia, l’uscente non è più rieleggibile, l’eventuale confronto tra più candidati appare come un fatto fisiologico. Diverso è il discorso quando – come ad Economia, Ingegneria, Lettere, Lingue e Medicina – il preside in carica può presentarsi per il rinnovo. In casi come questi la contrapposizione tra opposte candidature assume il carattere di una profonda spaccatura, se non addirittura di una sconfessione dell’operato del preside in carica.
Si sa che il barometro è lo strumento che consente di “pesare” l’aria. Il nostro barometro elettorale segna il sereno per la facoltà di Lettere, dove si andrà alla riconferma del prof. Enrico Iachello, visto che per la tornata del 23 giugno quasi certamente non vi sarà nessuno sfidante; identica situazione nelle facoltà di Economia e Ingegneria (18 giugno), con la scontata riconferma dei presidi Buttà e Fortuna. A Farmacia (24 giugno), dove il preside Vanella non potrà ricandidarsi dopo il doppio mandato consecutivo, il prof. Giuseppe Ronsisvalle, docente di Chimica farmaceutica, appare come uno dei candidati più accreditati, e si confronterà con il prof. Giovanni Puglisi. Infine a Lingue – la prima a votare il prossimo 16 giugno – è certa la ricandidatura del preside uscente Famoso. Poiché il termine ultimo per la presentazione dei programmi è lunedì 9 giugno alle 14, sapremo a breve se egli sarà o meno candidato unico.
Insomma, in queste facoltà la pressione atmosferica si mantiene normale e le eventuali variazioni del clima sembrano destinate a rimanere nella media stagionale. Diversa la situazione a Medicina e ad Agraria dove l’aria è “pesante”: a rischio di pioggia, temporale e nevicate fuori stagione.
Benché egli abbia annunciato l’intenzione di correre per confermare il mandato per il secondo triennio, al preside uscente di Medicina, Nunzio Crimi, docente di Malattie respiratorie, si contrapporrà infatti, quasi sicuramente, il prof. Francesco Basile (ordinario di Chirurgia), che gode della benedizione del rettore Antonino Recca. Ovviamente, per ragioni quantitative, le elezioni in questa Facoltà sono solitamente molto utili per capire quali siano gli equilibri interni dell’Ateneo. Dopo i recenti eventi che hanno portato alla crisi al vertice con la sostituzione del prorettore, questo appuntamento assume i caratteri di un vero e proprio test. Le votazioni si terranno il 19 giugno, in tempo per il Consiglio di Facoltà mensile del 26.
Infine ad Agraria il preside uscente, Salvatore Barbagallo, dopo un doppio mandato ha proposto la candidatura dell’attuale vicepreside, la professoressa Alessandra Gentile, docente di Arboricoltura. A lei si opporranno sia il prof. Mario Davino, sia il prof. Agatino Russo (Entomologia). Giovedì 12 i candidati esporranno i programmi per poi procedere (la settimana successiva, il 19) alla prima votazione. Anche in questo caso, vista la netta presa di posizione del rettore Recca a favore di uno dei concorrenti, la tornata assumerà particolare rilievo per quanti vogliano conoscere gli umori all’interno del Siculorum Gymnasium.
Un Ateneo, dunque, in attesa di ritrovare gli equilibri, soprattutto dopo il brusco passaggio di consegne nella carica di prorettore tra il prof. Antonio Pioletti (preside “fondatore” di Lingue) e la professoressa Maria Luisa Carnazza (docente di Anatomia a Medicina).