Mobilità dolce, viaggio, natura. Il cicloturismo riassume un po’ tutto questo e sempre più appassionati (e neofiti) sono in cerca di mete da godersi in bicicletta. Perché chi davvero ha a cuore il pianeta e la sostenibilità, non manda in vacanza il suo impegno per un mondo più green ma lo porta con sé. E cosa c’è di più sostenibile di un viaggio in bicicletta per godersi la Sicilia e le sue bellezze? Davvero poco.
Esce domani (10 marzo) per Terre di Mezzo editore, il libro Il periplo di Sicilia in bicicletta, scritto da Giovanni Guarneri, presidente dell’associazione Ciclabili Siciliane che, per lo stesso editore in questi anni, ha curato le sezioni delle guide dedicate alla bicicletta, La Magna Via Francigena e Da Palermo a Messina per le montagne. Una passione per la bicicletta che parte da lontano, da quando a 16 anni, invece di chiedere un motorino come molti ragazzi della sua età, ha cominciato a viaggiare in bici. Oggi, dopo trent’anni, continua a percorrere le strade di Sicilia riunendole, appunto, in itinerari cicloturistici, perché ha scoperto che una strada è solo una strada finché non le si dà un nome e una destinazione, allora diventa una storia da raccontare.
Nel libro-guida Il periplo della Sicilia in bicicletta, che consigliamo agli appassionati ma anche a chi vuole saperne di più per cominciare questa avventura magari a partire da qualche mini-percorso, l’autore parla di 1200 chilometri in 21 tappe di bellezza, per un viaggio indimenticabile sui confini che separano la terra dal mare, lungo le coste e le insenature dell’isola più grande e più ricca di storia del Mediterraneo. Tempo previsto: tre settimane per unire Palermo, Agrigento, Catania e Messina e abbracciare l’Isola intera: dai tramonti rossi sulle saline di Trapani e le tonnare, la pietra chiara dei templi di Selinunte, l’ocra delle dune, il bianco della Scala dei Turchi, la polvere nera attorno al vulcano, i profumi e le voci che si inseguono nei mercati tradizionali.
Una guida per chi vuole montare in sella, con le tracce Gps, i suggerimenti per scegliere l’attrezzatura più adatta, l’indicazione dei servizi bike friendly, le mappe e le altimetrie. E tantissimi approfondimenti sul territorio e le varianti per i tesori a portata di pedale. Anche se la Sicilia non è ancora una destinazione famosa per le infrastrutture cicloturistiche come piste ciclabili, parcheggi per bici o possibilità di intermodalità, i cicloturisti italiani e stranieri che decidono di percorrerla sono in continuo aumento. Ma perché pensare che siano solo i turisti di oltrestretto a doversi godere la nostra isola in sella? Pensateci bene, oltre alla possibilità di stare in plein air, facendo la propria parte contro l’inquinamento, c’è anche il rincaro di carburante che spinge verso un turismo sostenibile e slow. Non è forse arrivato il tempo di pensare a una primavera in sella, green e sostenibile?
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