Il PD non perda tempo: ‘scarichi’ Crocetta a candidi Fiandaca alla guida della Sicilia

PER LA PRIMA VOLTA LA SINISTRA DELL’ISOLA HA UN CANDIDATO AUTOREVOLE E FORTE NELLA ‘CORSA’ ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE. LA SUA CANDIDATURA LIBEREREBBE LA NOSTRA ISOLA, IN UN COLPO SOLO, DI CROCETTA, LUMIA E MONTANTE

C’è anche un’analisi molti siciliana di queste elezioni europee. E quest’analisi ci dice che i tre personaggi che, da novembre dello scorso anno fanno il bello e il cattivo tempo nella nostra Isola, sono stati seccamente sconfitti. Non faremo nomi, ma solo nomi e cognomi: sono Rosario Crocetta, il senatore Giuseppe Lumia e Antonello Montante.

Questi tre personaggi, in un anno e mezzo, ne hanno combinate di tutti i colori. Più che governare la Regione siciliana hanno cercato di razziare – non troviamo un’altra parola più calzante – quel poco che già aveva lasciato il disastroso Governo di Raffaele Lombardo.

Al di là delle chiacchiere, gli oltre 50 mila siciliani rimasti senza soldi da gennaio di quest’anno – e che da domani ricominceranno a protestare nelle piazze della nostra Isola, a partire da Palermo – sono certo la risultante di problemi di bilancio, di tagli effettuati dal Governo nazionale, ma sono soprattutto il frutto delle scelte amministrative, in alcuni casi deliranti, dell’attuale Governo di Rosario Crocetta e dei suoi accoliti.

Il voto alle europee ha fatto chiarezza. La candidata di Crocetta, Lumia, Montante, Totò Cardinale da Mussomeli – parliamo dell’assessore regionale in carica, Michela Stancheris, la candidata di un Movimento, il Megafono, del presidente della Regione, di Lumia, di Montante e, in generale, di almeno 15 deputati regionali – ha preso meno voti di un docente universitario, cioè del professore Giovanni Fiandaca, che alla fine ha avuto meno di 30 giorni per organizzare la propria campagna elettorale!

Il professore Fiandaca è una grande persona per bene. Noi non condividiamo il libro che ha scritto con il professore Salvatore Lupo. Per il semplice fatto che non consideriamo lo Stato e la mafia – soprattutto nella Prima Repubblica – due entità diverse. Stato e mafia, come insegnava Leonardo Sciascia, nella Prima Repubblica erano la stessa cosa e parlare di trattativa tra due entità diverse, a nostro modesto avviso, è sbagliato.

Detto questo, in ogni caso, il professore Fiandaca difende princìpi e non persone.

Tolto questo libro, il personaggio è di grande spessore. E, a nostro avviso, ha tutti i numeri per governare quello che resta della Regione siciliana.

E’ un uomo di grande levatura culturale. E’ una persona per bene. In un Partito – il PD – che alla fine ha rispettato le indicazioni del segretario regionale (Fausto Raciti appoggiava Caterina Chinnici), si è classificato al quarto posto, battendo Crocetta, Lumia, Montante e tutto il ‘codazzo’ di questi personaggi.

Insomma, ce n’è abbastanza – per il PD siciliano – per cogliere l’occasione al volo per sbarazzarsi di un presidente della Regione che non solo ha provocato enormi danni alla Sicilia, ma ha anche attaccato, in campagna elettorale – cosa che noi non abbiamo mai visto nella nostra lunga esperienza di cronisti politici – i candidati del proprio Partito. Cosa che non gli è servito a nulla, perché la sua candidata – la già citata Michela Stancheris – ha fatto un buco nell’acqua.

Allora: il PD cavalchi il momento favorevole: mandi a casa Crocetta a candidi il professore Fiandaca alla presidenza della Regione siciliana. Gli appuntamenti che attendono la nostra Isola – e la nostra Autonomia – sono complicati. E Crocetta è inadeguato per fronteggiarli.

Per la prima volta in tanti anni la sinistra siciliana ha un candidato per la guida della Sicilia autorevole, forte e credibile. Se il professore Fiandaca, in meno di un mese, ha preso tutti questi voti in un Partito dove i ‘giochi’ erano già fatti – e quindi i suoi sono in buona parte voti d’opinione – con una campagna elettorale di alcuni mesi sbaraglierà qualunque avversario nella ‘corsa’ alla guida della Sicilia.

Il PD ci pensi: dia finalmente una speranza ai siciliani. Perché con Crocetta, Lumia e Montante la Sicilia non ha speranze. Abbiamo la possibilità di sbarazzarci, in un colpo solo, di questi tre personaggi. Non perdiamo quest’occasione!


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