Il Parlamento siciliano in rivolta: “Pronti a staccare la spina a Crocetta”

“Non c’è più maggioranza per Crocetta, è una maggioranza che si scontra con gli interessi personali e che si sgretola alla prima richiesta di voto segreto. Chiediamo un tavolo di concertazione per stabilire le priorità, altrimenti, per quanto mi riguarda non me la sento di tenere ancora attaccata la spina”.

Parole chiare quelle del capogruppo del M5S all’Ars, Giancarlo Cancelleri, che sembra avere perso ogni feeling con Crocetta (altro che modello Sicilia).

E non è il solo. All’Ars, sede del Parlamento siciliano, praticamente non c’è partito che non si lamenti dell’andazzo dell’attuale Governo siciliano.

Come i grillini, infatti, la pensano anche il PdS-Mpa, il Pdl, il Cantiere popolare e la lista Musumeci: 

 “Serve un tavolo di concertazione  tra governo e forze politiche del Parlamento per stabilire le priorità di provvedimenti da portare in Aula e rispondere in fretta alle esigenze economiche dell’Isola. O Crocetta cambia strategia o chiediamo le sue dimissioni”. 

Toni analoghi da parte del Pd che gira il coltello nella  ferita ancora viva:  l’aumento dell’Irpef imposto dall’assessore regionale all’Economia, Luca Bianchi – meglio conosciuto come l’ambasciatore del Governo nazionale  in Sicilia – e che Crocetta, con l’ennesimo voltafaccia, ha accettato:

“Non aumenteremo l’Irpef in Sicilia. Oggi abbiamo ribadito al viceministro dell’Economia Fassina che non siamo disponibili ad aumentare l’Irpef in Sicilia per ottenere il prestito per il pagamento dei debiti alle imprese. Vogliamo, insieme con il Governo, trovare soluzioni alternative” ha detto il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo.

Della serie: Crocetta è Bianchi sono d’accordo ? E chi se ne frega….

Qui i dettagli della conferenza stampa delle opposizioni.

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"non c'è più maggioranza per crocetta, è una maggioranza che si scontra con gli interessi personali e che si sgretola alla prima richiesta di voto segreto. Chiediamo un tavolo di concertazione per stabilire le priorità, altrimenti, per quanto mi riguarda non me la sento di tenere ancora attaccata la spina".

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