Il Palermo non vince mai

 


Neanche la 25esima di Serie A, al Bentegodi di Verona è stata la partita in cui il Palermo ha rotto il digiuno e ottenuto i tanto agognati 3 punti. Nulla gira per il verso giusto anche questa volta, nonostante le solite ottime premesse; sì perché la squadra, come tante altre volte in questa stagione, parte bene, addirittura passa in vantaggio, amministra poi con facilità per tutto un tempo per poi buttare tutto nella ripresa. Film ormai trito e ritrito per i fans dei rosa.

Ma andiamo per ordine. Malesani schiera quello che ritiene essere il suo miglior undici composto da Sorrentino; Morganella, Munoz, Aronica e Garcia; Barreto, Rios e Kurtic; Fabbrin, Formica e Boselli. Seduto sull’altra panchina vi è il grande ex: Eugenio Corini. Sotto la sua guida, i veronesi stanno tenendo un buon ritmo che consente loro di stazionare qualche punto più avanti  rispetto al Pescara, terzultimo in classifica. L’ex idolo della curva nord, e non solo, mette in campo Puggioni; Frey, Andreolli, Dainelli, Acerbi e Jokic; Hatemaj, Guana e Cofrie; Paloschi e Thereau.
Come già accennato, ad inizio sono proprio gli ospiti a prendere l’iniziativa, tanto che, dopo appena 4′, si portano in vantaggio: lungo lancio dalla difesa alla ricerca di Formica; Andreolli colpisce malissimo di testa, tenendo “viva” la palla, sulla quale lo stesso argentino si avventa, scaricando uno splendido sinistro ad incrocio che s’insacca alle spalle di Puggioni. Avvio strepitoso per la squadra di Malesani che, per i restanti 40′, non fa altro che rimanere ordinata in difesa, senza concedere nulla agli avversari e tenendo palla. Il match perde quindi in spettacolarità, ma al Palermo importa che i minuti trascorrano velocemente e che l’arbitro si sbrighi a mandare i giocatori al riposo.
La ripresa segue praticamente la falsa riga del primo tempo: poche giocate, poche idee e tuttavia si segnala l’ennesimo calo di concentrazione da parte dei giocatori siciliani. Non sono infatti più così ordinati, attenti e precisi quando vi è bisogno di spazzare o tener palla. La difesa si disunisce mentre l’attacco del Chievo, rinvingorito anche dall’ingresso sul terreno di gioco di Pellissier, osa di più, cercando in diversi modi di colpire la difesa avversaria. È però un episodio che cambia la partita a favore dei padroni di casa: sul cross dalla trequarti di Jokic, Frey colpisce di testa, trovando la splendida parata di Garcia che, col braccio largo, colpisce in pieno la sfera. L’arbitro Tagliavento non può far altro che fischiare il penalty, brillantemente poi trasformato da Thereau. Il risultato torno così in parità, 1-1, e non si schioderà da tale per i restati 35′.
Al triplice fischio, il risultato appare giusto come non mai. Entrambe hanno infatti fatto ben poco per portare a casa l’intera posta in palio, e se hanno sbloccato il risultato è solo grazie a delle distrazioni difensive. Il Palermo scavalca il Siena di appena un punto, portandosi a -2 dal Pescara e a -3 dal Genoa quartultimo, vero obiettivo della stagione rosanero. Il Chievo si porta invece a quota 29 punti, distaccando di una lunghezza Sampdoria e Torino e raggiungendo l’11esimo posto.

ChievoVerona-Palermo 1-1
ChievoVerona (3-5-2): Puggioni 6; Andreolli 5,5, Dainelli 6, Acerbi 5,5, Jokic 6, Frey 6, Guana 5,5, Cofie 5,5; Hetemaj 5 (dal 46? Pellisier 5,5), Paloschi 5 (dal 68? Luciano 6), Thereau6,5 (dal 77? Spyropoulos s.v.). A disp.: Ujkani, Vacek, Farkas, Cesar, Papp, Sampirisi, Seymur, Samassa, Hauche. All. Corini 6,5.
Palermo (4-3-3): Sorrentino 6, Morganella s.v. (dal 8? Nelson 6) Muñoz 6, Garcia 4, Aronica 6; Barreto 5,5 , Rios 6, Kurtic 6,5, Boselli 5,5 (dal 80? Miccoli s.v.), Fabbrini 6,5, Formica 6,5 (dal 58? Von Bergen 6). A disp.: Benussi,  Dossena, Donati, Faurlin, Anselmo, Viola, Sperduti, Dybala, Ilicic. All. Malesani 6
Arbitro: Tagliavento
Marcatori: 5? Formica (P), 55? Thereau (C).
Note – Ammoniti: Hetemaj e Andreolli (C), Munoz (P). Espulsi: –


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