Il Palermo lascia i dilettanti e cambia nome Addio alla sigla SSD, nasce il Football Club

Il Palermo ha un nome nuovo. Il 16 luglio 2020 è una data che entra nella storia del club rosanero che, in sostituzione della sigla SSD (Società Sportiva Dilettantistica) alla quale dice addio in virtù del ritorno tra i professionisti, adesso si chiama FC Palermo. Football Club, un tuffo nel passato che in questo caso affonda le radici nel 1907, «un filo rosa – sottolinea il sito ufficiale che contestualmente ha cambiato dominio – tra il Palermo di oggi e il Palermo di sempre, che rende onore ai 120 anni dalla fondazione».

Il cambio di denominazione, ratificato dall’assemblea dei soci, rispecchia la volontà del club di coniugare tradizione e innovazione, di prendere spunto dal passato per costruire ponti diretti verso il futuro e verso nuovi orizzonti tenendo sempre in grande considerazione le istanze dei tifosi. E non è un caso, a tal proposito, che FC Palermo sia un nome molto gradito al popolo rosanero, un marchio – ricorda il sito ufficiale – evocato dai sostenitori in occasione di una gara interna con il Messina di alcuni anni fa facendo leva sul motto: «Palermo FC: vecchi valori, nuova gloria». E a proposito di legami tra presente e futuro, cambia status anche Andrea Silipo. In base alle ultime indiscrezioni, infatti, l’esterno offensivo classe 2001 arrivato durante il mercato invernale dalla Roma con la formula del prestito verrà acquistato dal Palermo a titolo definitivo. La società giallorossa, tuttavia, godrà del diritto di recompra che potrà esercitare nei prossimi anni.

Nelle ultime ore, intanto, diversi protagonisti del mondo del calcio hanno manifestato sui social la propria solidarietà nei confronti del capoluogo siciliano in seguito al violento nubifragio che si è abbattuto sulla città mercoledì pomeriggio. Palermo ha ricevuto un grande abbraccio virtuale che ha coinvolto i giocatori dell’attuale squadra (hanno postato dei commenti diversi rosanero come ad esempio Accardi, Lancini, Martin, Pelagotti e Sforzini), molti ex tra i quali Amauri, Balzaretti, Miccoli e poi ancora La Gumina e Ricciardo, l’ex vicepresidente Tony Di Piazza a nome della comunità italiana di New York e anche società tradizionalmente rivali. Spiccano, nel caso specifico, i messaggi all’insegna dell’unione e della condivisione inviati dal Catania (solidali sia le istituzioni che i gruppi del tifo organizzato lungo un asse simbolico perfettamente rappresentato da una toccante vignetta relativa all’abbraccio tra un elefante e un’aquila) e dal Savoia.


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