Il tecnico suona la carica alla vigilia della sfida interna contro i sanniti, discontinui finora ma reduci da un successo che ha rilanciato le loro ambizioni. I rosanero, primi in classifica e supportati in questo caso dalla cabala, vogliono allungare sulle inseguitrici
Il Palermo è pronto per l’esame Benevento Stellone: «Gara delicata, guai a distrarci»
L’avversario è il Benevento? Il Palermo può iniziare ad organizzare i preparativi per una promozione molto probabile. Basta consultare gli archivi storici per rendersi conto della credibilità di questa iperbole: sfogliando l’album dei ricordi legati ai quattro doppi confronti con i sanniti, ciò che colpisce è il fatto che in tre circostanze (stagioni 1984-85, 1987-88 e 2000-01) i rosanero hanno centrato il salto di categoria, due volte dalla C1 alla B e una dalla serie C2 alla C1. Dal punto di vista della cabala, dunque, nasce sotto una buona stella la gara in programma domani sera al Barbera (fischio di inizio ore 21), anticipo della quattordicesima giornata del campionato di B. La tradizione favorevole, tuttavia, pur alimentando il vento di positività generato allo stato attuale dal primato in classifica e dal brillante momento della squadra sancito dai 17 punti ottenuti nelle ultime sette gare, non è una condizione sufficiente per vincere e, in relazione agli impegni degli uomini di Stellone, per aggiudicarsi il terzo scontro diretto di fila contro una formazione di prima fascia dopo l’affermazione casalinga con il Pescara e il pari a Verona.
Il supporto della cabala ha una validità soprattutto per le statistiche ma non può essere un elemento sul quale il Palermo potrà fare leva per imporsi sul Benevento. Serve altro per battere la compagine di Bucchi che, nonostante gli alti e bassi che hanno scandito la prima fase di questa stagione, resta una delle principali candidate alla promozione nella massima serie. E che domani scenderà in campo con l’obiettivo di dare continuità al successo interno con il Perugia. Una vittoria scacciacrisi che ha rilanciato le ambizioni di un gruppo composto da ottimi giocatori (ad esempio Maggio, Coda, Tello e l’ex rosanero Viola senza contare gli indisponibili Nocerino, Improta e Roberto Insigne) e costruito per un immediato ritorno in A. Anche se non danno garanzie in termini di affidabilità, i giallorossi (a quota 20 punti assieme a Cittadella e Salernitana e distanti cinque lunghezze dalla capolista) hanno i mezzi per mettere in difficoltà la formazione di Stellone. Chiamata a svolgere due compiti delicati: non lasciarsi condizionare dalle turbolenze relative al fronte societario, tra indagini della Procura di Caltanissetta e countdown in vista di un closing che non sembra in discussione nonostante gli ultimi slittamenti, e rimanere sintonizzata solo sulle frequenze del calcio giocato.
«Rischio di un Palermo distratto? Lo escludo, le distrazioni esterne non ci devono toccare minimamente – ha spiegato Stellone – al di là delle vicende societarie, il nostro pensiero è proiettato solo sull’obiettivo di battere il Benevento e aumentare il margine di vantaggio sulle dirette inseguitrici. Ci aspetta una partita delicata e con in palio tre punti che possono essere importanti. Affrontiamo un’ottima squadra, reduce peraltro da un successo al 90’ che dà entusiasmo, e dovremo stare molto attenti». Il tecnico ha inviato ai giocatori determinati input: «Stiamo attraversando un periodo molto positivo ma non sarà facile mantenere questi ritmi. Dobbiamo cercare di fare più punti possibili sapendo che i momenti meno brillanti vanno messi in preventivo. Il Benevento verrà qui per vincere e cercare di avvicinarsi alla capolista ma troverà un Palermo molto determinato. Una squadra che ogni volta scende in campo con la voglia di riscattare la sconfitta a Frosinone della scorsa stagione e di conquistare ciò che le è sfuggito».
Sono ventiquattro i convocati. Nell’elenco, oltre a Struna recuperabile in vista del match con il Padova, non figura neanche Lo Faso, costretto a rientrare ai box a causa di un problema muscolare. Rispetto alle sfide contro Pescara e Verona affrontate con un 4-4-2 a trazione anteriore, domani il tecnico opterà molto probabilmente per il modulo 4-3-1-2 con Trajkovski (favorito su Falletti sulla trequarti) a supporto del tandem composto da Nestorovski (il capitano, accolto da oltre cento tifosi nei giorni scorsi allo Store Ufficiale del Barbera in occasione di una sessione autografi, è rimasto a digiuno nelle ultime tre partite) e Puscas, attaccante entrato nella storia del Benevento per avere segnato il gol che nel giugno 2017 ha regalato ai sanniti la promozione in A nella finale playoff con il Carpi e avere lasciato la sua firma nella passata stagione nel match casalingo con il Milan (2-2) coinciso con il primo punto dei giallorossi nella massima serie. Un punto la cui paternità va attribuita soprattutto al portiere Brignoli, a segno a tempo scaduto con un colpo di testa in tuffo. Un altro giocatore del Palermo, dunque, incrocerà domani il suo recente passato affrontando la squadra con cui alcuni mesi fa è riuscito a ritagliarsi una grossa fetta di gloria.