Da Elio Tagliaferro a Santo Castiglione. Sono ripresi i lavori all'Ars e subito sul tavolo del presidente dell'assemblea è finita la richiesta di deroga per ratificare le scelte. Tra i nodi c'è quello dell'imprenditore Giovanni Occhipinti all'Irsap
Il nuovo valzer delle nomine della giunta Musumeci In pole position pure gli ex colonnelli di Lombardo
Leggendo i nomi sembra di essere tornati nella Sicilia governata da Raffale Lombardo. C’è l’ex consigliere provinciale e dominus dei patronati a Catania Elio Tagliaferro, l’ex presidente dell’Autorità portuale Santo Castiglione ma anche il manager della Sanità Gaetano Sirna. Tutti nomi che per anni hanno rimbalzato nel mondo autonomista. Oggi a riproporli è però il governo guidato da Nello Musumeci che con l’ex presidente della Regione, ancora sotto processo per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio aggravato, ha un’alleanza politica consolidata sull’asse Palermo-Catania. Basta pensare al ruolo assunto in giunta dall’ex manager della Sanità autonomista Antonio Scavone.
La lista, in parte già emersa nelle settimane scorsa, ieri è approdata sui tavoli dell’ultima seduta della commissione Affari istituzionali e in giornata è passata anche dai banchi dell’Assemblea regionale siciliana, tornata a riunirsi dopo la pausa estiva. E non sono mancate dubbi e polemiche da parte dell’opposizione. Specie per quanto riguarda i tempi utili all’analisi dei requisiti per arrivare alla ratifica delle proposte. Trenta giorni che sarebbero dovuti partire, secondo il governo, dal 20 agosto. «Quel giorno però non eravamo a conoscenza della documentazione», ha spiegato il parlamentare del Partito democratico Giuseppe Lupo chiedendo una deroga ai termini. «Non c’è dubbio che si partirà da oggi» ha replicato subito dopo il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, accogliendo la proposta.
Dietro quei nomi com’è ovvio che sia c’è però anche una chiave di lettura politica. All’Irsap, l’istituto regionale per le attività produttive, è stato indicato come commissario Giovanni Occhipinti, 48 anni originario di Ragusa è un imprenditore nel settore turistico e vanta un passaggio in Forza Italia ma anche la vicinanza politica con Giorgio Assenza, eletto alle ultime elezioni regionali nella lista di Diventerà Bellissima, il movimento politico di Musumeci. L’altra carrellata di nomi coinvolge invece i consigli d’amministrazione degli Istituti autonomi case popolari. A Messina si punta su Domenico Quartarone. Per il commissario della Lega di Matteo Salvini a Siracusa, l’urologo Bartolomeo Lentini, c’è invece l’indicazione per l’ente nella città aretusea.
All’Istituto autonomo di Acireale potrebbe andare Pasquale Quaceci mentre a Trapani Marcello Tricoli. Quest’ultimo – ex presidente del consiglio provinciale di Palermo, accasatosi in Fratelli d’Italia e con un passato da deputato regionale – è stato compagno di partito di Musumeci nel Movimento sociale italiano prima e in Alleanza nazionale poi. In quota Forza Italia invece le nomine di Filippo Giacobbe a Enna e di Elio Tagliaferro a Catania. Titolare di alcuni patronati, consigliere provinciale nel 1998, Tagliaferro è stato uno dei punti di riferimento di Lombardo a Catania oltre ad avere ricoperto l’incarico di assessore a Palazzo Minoriti durante il mandato di Musumeci a presidente della provincia di Catania. Nel 2012 si candidò alla Regionali con Futuro e Libertà di Gianfranco Fini, senza però riuscire a essere eletto. Stesso risultato nel 2008 ma con la lista Sicilia forte e libera – Lombardo presidente. Attualmente Tagliaferro è il vicecommissario di Forza Italia nel capoluogo etneo.
Per Santo Castiglione c’è invece il ruolo di presidente del Consorzio di ricerca Gian Pietro Ballatore, ente nato nel 1997 che si occupa di analisi sulla tracciabilità del grano duro e della filiera cerealicola. Castiglione è stato per otto anni il presidente dell’Autorità portuale di Catania e assessore al Mare e alle Manutenzioni a Palazzo degli elefanti con il sindaco Umberto Scapagnini. Nel 2009 Castiglione finì condannato a un anno e un mese – pena sospesa – per abuso d’ufficio. Il figlio, Giuseppe, attualmente ricopre l’incarico di presidente del Consiglio comunale a Catania ed è stato il nome forte della lista autonomista Grande Catania. Infine c’è Gaetano Sirna, originario di Cesarò, in provincia di Messina, indicato direttore generale dell’azienda ospedaliera Policlinico. Lo stesso già ricoperto fino al 15 settembre 2011, successivamente è stato commissario, durante il governo Lombardo, dell’Azienda sanitaria provinciale etnea. Nel 2014 l’allora presidente della Regione Rosario Crocetta lo nominò invece all’Asp di Messina.