Nel Comune agrigentino chiamato alle urne, il partito pentastellato ha lanciato un avviso pubblico, diffuso via internet, per assegnare le tre potenziali poltrone. Prerequisiti? «Dimostrare piena adesione ai principi del programma e reale volontà di realizzarlo». Al meetup sono arrivate 18 candidature
Il Movimento 5 stelle cerca assessori con un bando L’iniziativa a Canicattì, risposte anche dalla Toscana
A.A.A. Assessori designati cercasi. A Canicattì, comune dell’Agrigentino che il prossimo 5 giugno andrà al voto per le elezioni amministrative, il Movimento 5 Stelle mette a bando le tre poltrone da assessore designato a sostegno della candidatura a sindaco di Sandro Marchese Ragona. L’avviso, diffuso su internet, era abbastanza chiaro: «Gli assessori – si legge – saranno scelti tra i cittadini competenti ed indipendenti, iscritti o meno al Movimento 5 Stelle, i quali dimostrino piena adesione ai principi del programma del M5S e reale volontà di realizzarlo. Le aree professionali per le quali saranno selezionati gli aspiranti candidati sono sanità, sicurezza, urbanistica, scuola e formazione, informatica e comunicazione, politiche culturali e giovanili, sport, bilancio, politiche del lavoro, ambiente e sviluppo sostenibile, agricoltura, cultura, trasporti, viabilità, energia e rifiuti, politiche sociali».
Le proposte dovevano essere inviate entro il 2 maggio per essere sottoposte a verifica e, soprattutto, ad una prima scrematura. Ma in quanti hanno risposto? «Ci sono giunte 18 proposte in totale – spiega Marchese Ragona -, nella gran parte giovani professionisti e persone di grande competenza tecnica, due arrivano anche dalla Toscana. Siamo abbastanza soddisfatti anche perché è la prima volta che si applica un principio di questo tipo in provincia di Agrigento». Oggi pomeriggio i candidati sosterranno un colloquio al termine del quale riceveranno un punteggio finale che determinerà i vincitori, per quanto, aggiunge Marchese Ragona «sarà comunque il candidato sindaco ad avere potere di veto, trattandosi comunque di un rapporto fiduciario. Del resto – continua – noi siamo politici, e prenderemo decisioni politiche che poi dovranno essere tradotte in atti formali dai tecnici comunali. È comunque evidente che la competenza da parte di un amministratore gioca un ruolo importante nel consentire di affrontare le numerose tematiche che riguardano un’amministrazione pubblica».
Non è ancora chiaro, comunque, se le proposte, i curriculum e complessivamente gli atti connessi al bando saranno pubblicati o quantomeno resi disponibili ai partecipanti, dato che vi sarebbero da risolvere alcuni aspetti connessi al rispetto della privacy. Del resto la stessa decisione di tentare una consultazione pubblica per l’individuazione degli assessori è una volontà messa in campo dagli attivisti canicattinesi e, pare, non concordata preventivamente ad esempio con i portavoce regionali. «Ogni gruppo si determina in maniera autonoma – spiega il deputato regionale Matteo Mangiacavallo -, per quanto quella di ricorrere ad un bando per la scelta degli assessori sia ormai una delle preferite da parte dei vari gruppi locali che si presentano con una lista del Movimento 5 Stelle. Del resto scegliere lo staff del sindaco attraverso criteri meritocratici è un punto chiave dei nostri programmi elettorali, per quanto altrettanto valido sia il sistema della nomina diretta, attualmente scelta dai vari gruppi locali». Insomma, c’è libertà di scelta, in tal senso, anche perché il terreno è evidentemente scivoloso: un buon architetto, un buon ingegnere, un buon avvocato è necessariamente un buon politico?