Aneddoti sulle superstizioni universitarie
Il Mosè non parla: zitto zitto non ti fa laureare!
Nel 1505 il papa Giulio II commissionò a Michelangelo un mausoleo che esaltasse la sua gloria e la sua potenza.
Il progetto era grandioso: un immenso complesso monumentale animato da più di quaranta statue; a causa di frequenti dispute tra il papa e il grande artista, il progetto fu ridimensionato e, oggi, è solo una parete scolpita dove al centro si erge la figura del celebre Mosè.
Un aneddoto racconta che, ultimata la scultura, Michelangelo la fissò attentamente e, irato per la perfezione della statua alla quale mancava solo la parola, lo colpì violentemente al ginocchio esclamando: perché non parli?.
Il Mosè adesso si trova nella chiesa di San Pietro in Vincoli a Roma, vicino alla facoltà dingegneria. E proprio da lì proviene la seguente notizia curiosa: se uno studente vede il celeberrimo Mosè di Michelangelo, non riuscirà a conseguire la tanto agognata laurea.
A quanto pare queste superstizioni universitarie sono sparse un po ovunque: lo stesso rischio di non laurearsi si può correre anche a Padova per chi visita la cappella degli Scrovegni, affrescata da Giotto, e poi si prende la meritata siesta gustando un gelato al caffè Pedrocchi.
E la stessa cosa, stando ad alcune voci di corridoio, accade anche a Catania, presso la facoltà di giurisprudenza: dovrebbe esserci una fontana la cui acqua ha lo straordinario potere di non farti arrivare al fatidico traguardo.
Sono solo superstizioni, miti e leggende: non si sa da dove vengono, chi le ha forgiate, né tanto meno si sa qualcosa sulla loro veridicità.
Incurante del pericolo che incombeva su di me, ho visto il Mosè; per sciogliere lenigma dovrò, ahimè, aspettare ancora qualche anno: se la laurea arriverà sapremo tutti che la storiella è solo una frottola verso le povere, ingenue, disorientate matricole; se, invece, non dovessi laurearmi
beh
.basterà un viaggio nella capitale e saprò con chi prendermela!!