Dopo il caos di domenica scorsa, l'amministrazione comunale ha deciso che il tradizionale mercato dell'usato si trasferirà nuovamente in un altro posto della città. E' la seconda modifica nel giro di due anni. «Si tratta di un luogo totalmente nuovo, in cui pensiamo di creare qualcosa di elegante», afferma l'assessore Angela Mazzola. Le caratteristiche fanno ipotizzare la sede già scelta per l'ultima fiera di Sant'Agata
Il mercatino delle pulci cambierà location Al porto? «Sito circoscritto e sede inedita»
Sarà un sito circoscritto e facilmente difendibile da accessi esterni, ma non è dato sapere di più. Il comune di Catania ha pensato a questi requisiti nellindividuare lo spazio che il prossimo anno ospiterà il mercato delle pulci. «Si tratta di una location totalmente nuova, in cui pensiamo di creare qualcosa di elegante. Speriamo di riuscirci». Eccoli gli unici indizi concessi dall’assessore alle attività produttive Angela Mazzola. A rigor di logica escluse, dunque, le aree di piazza Carlo Alberto, di piazza Dante e di corso dei Martiri, che in passato hanno già ospitato la fiera dell’usato catanese. Gli elementi a disposizione portano a pensare al porto, sede già scelta, tra le polemiche, per la fiera di Sant’Agata dell’ultimo anno. Ma dall’amministrazione non intendono lasciar trapelare nulla fino alla soluzione del problema: «Lo renderemo noto tra un paio di giorni dichiara l’assessore. – Stiamo lavorando intensamente insieme al sindaco Bianco».
Ma continuano le poteste da parte di alcuni «operatori virtuosi» che vorrebbero restare ai piedi della chiesa di san Nicolò La Rena. «Ci dispiace che la sospensione non sia stata gradita da loro, ma d’altro canto, qualsiasi soluzione scontenterebbe qualcuno», spiega l’assessore. E dopo l’anarchia di due giorni fa, l’amministrazione comunale promette un controllo ferreo per domenica prossima. Lo scorso anno, come ricorda la Mazzola, la scelta ricadde su piazza Dante con una speranza duplice: il primo intento era quello di modellare la fiera sugli esempi dei mercatini di altre città, italiane o estere; in secondo luogo si pensò di valorizzare una zona dotata di un grande patrimonio, ma sostanzialmente abbandonata la domenica. «Perchè le capitali europee possono avere delle fiere dell’usato deliziose, mentre ogni area mercatale di Catania deve sviluppare l’abusivismo come fenomeno endogeno?», si chiede Mazzola nel fare il bilancio di un anno.
Per l’assessore, infatti, il vero problema sarebbero stati gli abusivi insediatisi nelle vie circostanti. Per il resto, il mercatino avrebbe riservato realtà degne di nota e sarebbe stato animato da veri estimatori di numismatica o di monili, da collezionisti di foto antiche e appassionati di grammofoni. Non ritiene nemmeno che piazza Dante sia unarea particolarmente congestionata nei giorni feriali. E sul problema dei parcheggiatori abusivi dichiara che «i vigili urbani stanno operando, gli sforzi sembrano inutili, ma sono quotidiani».