Il mega-telescopio di Isnello a qualche chilometro dalla ‘galleria maledetta’ di Tremonzelli. Un semplice caso?

CERTO CHE NE SUCCEDONO DI COSE STRANE NELLA NOSTRA ISOLA. MENTRE LE INDUSTRIE CHIUDONO, ‘RESISTONO’ SOLO I MILITARI DEL MUOS DI NISCEMI E, ADESSO, ANCHE LA NASA GUARDA ALLE MADONIE NEL NOME DELL’ASTRONOMIA… ANCHE SE NESSUNO HA ANCORA SPIEGATO GLI STRANI FENOMENI ANDATI IN SCENA IN SICILIA NEGLI ULTIMI ANNI, DAI FATTI DI CANNETO DI CARONIA ALLE AUTOMOBILI IN FIAMME…

Ora diranno che siamo “complottisti”: che vediamo misteri, armi e guerre sempre e comunque: che roviniamo i “grandi investimenti della scienza” in Sicilia. Ma noi ce ne freghiamo e oggi, domenica 13 luglio, dopo un sabato annuvolato e infreddolito, con il sole che è tornato a splendere lo diciamo a chiare lettere: a noi il “telescopio a grande campo” – nuova diavoleria scientifica “unica in Europa” in corso di realizzazione sulle Madonie, e precisamente a Isnello – non ci convince fino in fondo.

 

Certo, la ‘cosa, questa volta, la stanno presentando bene: scienza e scienziati a iosa, come se piovesse, astronomia in tutte le salse, lo studio delle esplosioni di raggi gamma e x, veri e propri sconquassi dell’Universo. Tutto, guarda caso, nel nuovo osservatorio che si sta realizzando in Sicilia. (a destra, foto tratta da lanazione.it)

Dobbiamo ammettere che è un po’ strano, però: nessuno investe più nella nostra Isola, a cominciare dallo stesso Stato che non solo non realizza più infrastrutture, ma che, ogni anno, si prende pure i nostri soldi. La Fiat ha lasciato Termini Imerese, l’Eni sta lasciando Gela, l’industria è scomparsa, l’agricoltura è allo sbando, la disoccupazione impazza, i consumi sono ai minimi storici, ci vogliono chiudere pure gli ospedali pubblici e che cosa scopriamo?

Che anche la Nasa, l’Ente Nazionale per le attività Spaziali e Aeronautiche degli Stati Uniti d’America è interessata all’Osservatorio astronomico in corso di realizzazione a Isnello.

Tutto questo non è un po’ strano? Possiamo manifestare qualche dubbio su questa nuova trovata che tutti dipingono come il frutto di una nuova arca di scienza?

Noi, sommessamente, ci permettiamo di ricordare che il nuovo ‘Osservatorio astronomico’ sulle Madonie sta nascendo, guarda caso, a pochi chilometri di distanza da una galleria nella quale, ogni tanto, succedono cose assai strane, ma tanto strane che, ancora oggi, non sono state spiegate.

Ricordate? Le automobili che entrano nella galleria di Tremonzelli e… e poi Iddio solo sa che cosa succede. Anzi, per essere precisi, che cosa succede si sa, quello che non si capisce è perché certe cose succedono! E cioè: motori delle automobili in avaria, incendi e blackout vari. Circa trenta casi segnalati negli ultimi quattro anni. 

Storie brutte con i motori delle automobili che si spengono all’improvviso, poi mezzi di trasporto in fiamme, apparecchiature elettroniche fuori uso. Paura e domande senza risposta.

Questo succede nella galleria di Tremonzelli. Se ci spostiamo a meno di cento chilometri, a nord est, verso l’area tirrenica, arriviamo – per esempio – a Canneto di Caronia, provincia di Messina, dove, ne succedono di tutti i colori.

Anche in quel caso, fatti strani e inspiegabili: impianti elettrici che prendono fuoco, altri blackout, altri incidenti. Altra paura. E, come nel caso della galleria di Tremonzelli, nessuna spiegazione scientifica. 

E dire che di scienziati, in Sicilia, non ne mancano. Così come non mancano i prodotti della scienza. Come, per l’appunto, il nuovo telescopio megagalattico di Isnello.

Ci dicono che si tratterà di un “difensore cosmico”. E così, la Sicilia, di ‘difensori cosmici’ ne avrà due. Eh già, perché oltre all’Osservatorio astronomico prossimo venturo di Isnello c’è anche il Muos di Niscemi. Un altro ‘strumento di pace’ che i militari americani hanno regalato alla Sicilia.

E visto che Niscemi è in provincia di Caltanissetta, ci permettiamo di ricordare quanto avvenuto qualche anno fa – se non ricordiamo male nel 2009 – a Riesi. Dove il pavimento di un’abitazione ha raggiunto la temperatura di 80 gradi centrigradi. Fenomeno spiegato con la presenza di calce viva venuta a contatto con l’acqua.

Sempre a Riesi, in un grande campo di grano, sono state rinvenute misteriose impronte. Non ci stiamo inventando nulla: a rivelarlo è stato meteoweb, con tanto di fotografia. Era un disegno del diametro di circa 60 metri. fatto, questo, che non è stato spiegato con la calce… Anzi non è stato spiegato proprio.

(a destra, gli strani disegni nei campi di grano a Riesi: foto tratta da olivieromannucci.blogspot.com)

 

Ragazzi: alla fine che sappiamo, noi, di tutte queste cose? Dobbiamo credere a tutto quello che ci hanno detto finora? Sul Muos, in realtà, molte cose sono venute fuori. E infatti è scoppiato un gran casino.

Ora arriva il mega-telescopio sulle Madonie. E’ legittimo manifestare dubbi su tutto quello che sta succedendo in Sicilia? E’ legittimo un atteggiamento presocratico rispetto alle ‘certezze’ che ci propinano, in considerazione del fatto che ancora oggi, nell’anno di grazia 2014, 13 luglio, non esiste una spiegazione su quello che è avvenuto a Canneto di Caronia e su quello che avviene nella galleria di Tremonzelli?

E’ legittimo porre queste domande quando vediamo sorgere , a pochi chilometri dalla “galleria maledetta”, un mega telescopio per studiare i ‘neutrini’? Siamo proprio sicuri che questi ‘neutrini’ di Isnello non hanno nulla a che vedere con il Muos di Niscemi e, per esempio, con i cambiamenti climatici che abbiamo notato anche in Sicilia?

O dobbiamo ignorare che, in meno di un ventennio, il clima siciliano, da sub tropicale arido, sembra diventato sub tropicale umido? D’accordo, in Sicilia era così anche alla fine dell’800. Ma il cambiamento non è stato un po’ troppo rapido?

Chi scrive ricorda di aver firmato un servizio, alla fine degli anni ’80, sui ‘pallettoni’ di ioduro di argento che – proprio qui in Sicilia – venivano sparati alle nuvole per ‘convincere’ il cielo a regalare alla nostra Isola un po’ di pioggia.

Allora pioveva veramente poco. In mezza Sicilia campeggiavano i silos pieni di acqua, perché dai rubinetti l’acqua veniva fuori con il contagocce.

Oggi, rispetto ad allora, la scienza e la sperimentazione per indurre cambiamenti climatici hanno fatto passi da gigante. Addirittura c’è chi crede alle scie chimiche… 

 

Insomma, ragazzi: siamo sicuri che ci stanno informano bene su tutto quello che sta succedendo nella nostra Isola tra campi elettromagnetici, Muos, mega-telescopio, sperimentazioni climatiche e, perché no? anche scie chimiche?

Foto di prima pagina tratta da liquida.it 

Redazione

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