I pentastellati ieri sera hanno votato il loro candidato per il dopo Enzo Bianco. Uomo «genuino e diretto» lo definisce chi lo conosce. Nel suo passato gli anni del Social forum e il sostegno a Rita Borsellino, oltre alle battaglie contro il Pua. A lui, adesso, potrebbero guardare con favore pezzi della sinistra catanese
Il maestro che vuole suonarle a Bianco e Pogliese Il «passionale» Grasso candidato sindaco del M5s
«Passionale, genuino e diretto». Giovanni Grasso, per chi lo conosce da anni, può essere racchiuso in questi tre aggettivi. Per lui adesso si prospetta la sfida più difficile, quella di provare a diventare il secondo sindaco targato Movimento 5 stelle in un capoluogo di provincia siciliano. La battaglia a Catania non sarà semplice ma dentro all’ambiente pentastellato prevale un certo ottimismo. La sconfitta di cinque anni fa, e quel risicato tre per cento con la sconosciuta candidata Lidia Adorno, sembra essere soltanto un lontano spauracchio e, da allora, molte cose sono cambiate. Il nome di Grasso non è stato ancora ufficializzato ma, di fatto, sarà lui l’aspirante successore di Enzo Bianco. La quadra si è raggiunta ieri sera – come anticipato da Sudpress -, al termine di una riunione nella sede catanese di via Filocomo. Attorno a un tavolo di sono ritrovati poco più di 30 attivisti e dalla loro votazione è uscita la vittoria del sessantenne e la conseguente sconfitta della sfidante Matilde Montaudo.
Maestro d’orchestra e insegnante Teoria e tecnica dell’interpretazione scenica all’istituto musicale Vincenzo Bellini. Grasso proviene da una famiglia di cinque generazioni di artisti. Il nonno, omonimo, è stato un gigante del teatro e del cinema. Sposato con la collega di scena Virginia Balistreri, ha calcato i palcoscenici di New York e Buenos Aires. Un altro Grasso, Angelo, da venditore ambulante è diventato il fondatore del teatro Machiavelli. Carlo, padre dell’attuale candidato pentastellato, si è occupato invece di televisione nelle redazioni di Teletna e Telecolor.
Ma chi è il candidato sindaco grillino? In città lo conoscono molto bene soprattutto nella parte più a sinistra della politica cittadina, nonostante sia iscritto al Movimento ormai da diverso tempo. In passato, soltanto per citare un caso, Grasso ha sostenuto la candidatura di Rita Borsellino alle regionali del 2006. Tanti compagni, quando in città esistevano ancora i Democratici di sinistra e Sinistra ecologia e libertà, lo hanno conosciuto in piazza. Nelle lotte per il Piano urbanistico attuativo alla Playa fino al Social forum di Genova per la lotta alla globalizzazione. «Una persona genuina e navigata», spiega a MeridioNews uno storico rappresentante della sinistra etnea.
Con un profilo del genere è innegabile che a Grasso potrebbero guardare con favore anche dei pezzi di città forse fino a ieri sordi alle sirene grilline. E, magari, meno disposte ad affiancarsi al civico nome del presidente della comunità di Sant’Egidio Emiliano Abramo. I favori d’obbligo, almeno sulla carta, sono tutti per il duo Salvo Pogliese–Enzo Bianco. Il primo, europarlamentare di Forza Italia, ha già ufficializzato la sua corsa durante una convention del centrodestra. L’altro, invece, è il primo cittadino uscente. Su di lui potrebbe convergere il Partito democratico e il campione di preferenze Luca Sammartino, eletto alla Regione con 32mila voti ma scottato dal risultato delle politiche del 4 marzo.