Alla copertura della voragine di bilancio dovranno contribuire le famiglie dei lavoratori di questo settore. Lo avrebbero deciso l'assessore cartabellotta e cgil, cisl, e uil. La concertazione negata alle altre organizzazioni sindacali contrarie ai tagli. La posizione di arena dell'ugl
Il Governo tassa i forestali per coprire il bilancio fallimentare
ALLA COPERTURA DELLA VORAGINE DI BILANCIO DOVRANNO CONTRIBUIRE LE FAMIGLIE DEI LAVORATORI DI QUESTO SETTORE. LO AVREBBERO DECISO L’ASSESSORE CARTABELLOTTA E CGIL, CISL, E UIL. LA CONCERTAZIONE NEGATA ALLE ALTRE ORGANIZZAZIONI SINDACALI CONTRARIE AI TAGLI. LA POSIZIONE DI ARENA DELL’UGL
Il Governo regionale avrebbe deciso di risparmiare sulla pelle dei lavoratori forestali, confermando tagli nel settore. Sarà discusso in Aula all’Assemblea regionale siciliana, a partire dal 4 gennaio, il testo esitato dalla Commissione Bilancio. L’articolo 12 del disegno di legge di stabilità contiene misure che si tradurranno in “lacrime e sangue” per i lavoratori del settore.
Un testo che, dalle indiscrezioni assunte, sarebbe stato condiviso dall’assessore regionale alla risorse agricole e forestali, Dario Cartabellotta, solamente con le organizzazioni sindacali si categoria Cgil, Cisl e Uil. Un confronto che appare sfacciatamente monco e clientelare, una concertazione gestita tenendo volutamente fuori le altre realtà sindacali, rappresentative di centinaia di lavoratori in Sicilia.
Il Governo regionale avrebbe così confermato un trend antisindacale, un atteggiamento riscontrabile in larga parte dei settori dell’economia siciliana e che si sintetizzerebbe nella volontà di parlare solamente con “chi cala la testa” forse per un piatto di lenticchie, modificando alcuni istituti contrattuali.
Sarebbe questa una delle distorsioni che avrebbero portato a ‘umma ‘umma esecutivo ed i “tre compari” a ridimensionare alcuni dei diritti acquisiti dai lavoratori forestali, gli unici danneggiati. Il sindacato confederale Ugl Agroalimentare ed altre organizzazioni sindacali autonome sarebbero pronte ad azioni di disturbo per bloccare il papocchio costruito introno all’articolo 12 del citato disegno di legge.
Cosa non sarebbe andata giù? L’articolo 12 prevede al comma 1 che gli addetti al servizio antincendio boschivo dovrebbero fuoriuscire dal settore al compimento del cinquantacinquesimo anno di età senza alcuna precisazione sulla qualifica, se trattasi solamente dei pompieri forestali o sarebbe, invece, estesa a tutti, autisti e torrettisti compresi.
Al comma 6 introdurrebbe il blocco del turnover. Il comma 7 cita gli articoli 46 e 56 (l’ex 49 lo cita come fascia di cinquantuno giornate e non 78 giornate). Il comma 8 sospenderebbe gli articoli 49 e 52 della legge regionale 6 aprile 1996, n.16 di fatto annulla per il biennio 2014/2015 le commissioni Manodopera agricola (Moa).
Ancora: il comma 10, inoltre, riduce drasticamente il rimborso chilometrico, come previsto dal Contratto collettivo di lavoro all’art. 54 della categoria a 15 chilometri.
“Contestiamo fermamente le previsioni contenute nell’articolo 12 della legge di stabilità – ha dichiarato Franco Arena, segretario provinciale di Ugl Agroalimentare di Enna e componete dell’esecutivo regionale – il Governo regionale non può risparmiare sulle tasche del lavoratori dell’antincendio boschivo. I buchi di bilancio non possono essere coperti con il sacrificio chiesto a chi rischia la vita col proprio lavoro. Siamo pronti ad azioni di lotta democratica a difesa dei forestali”.