Dall'8 all'11 agosto sull'isola palermitana si terrà il Sicily Web Fest, che il creatore Riccardo Cannella definisce un «connubio tra la serialità digitale e il territorio». E che porterà da ogni parte del mondo professionisti del mondo dell'audiovisivo, musicisti, giornalisti, registi e produttori
Il festival delle serie web che si svolge nell’isola di Ustica «Una competizione internazionale e insieme un viaggio»
«Ustica è meravigliosa, ma presenta dei limiti organizzativi che non possono e non devono essere trascurati. Crediamo che se si ha piena consapevolezza di questi limiti allora è possibile creare qualcosa di costruttivo che possa resistere nel tempo». Riccardo Cannella tra poco compirà 29 anni. Nella concezione italiana è ancora un giovane. Eppure il regista, sceneggiatore e produttore usticese ha le idee molto chiare quando parla della sua creatura, il Sicily Web Festival. Il festival delle serie web torna a Ustica, il luogo dove ha avuto origine e dove ha svolto con successo le prime tre edizioni. L’evento del 2019 si svolgerà dall’8 all’11 agosto e promette ancora una volta di portare nell’isola del palermitano un ricca platea di ospiti da ogni parte del mondo.
«Il carattere internazionale del Sicily Web Festival – spiega Cannella in qualità di direttore artistico – è ciò che facilita maggiormente l’immersione nella cultura siciliana. I luoghi, le tradizioni, la cucina, sono tutti aspetti che affascinano gli ospiti stranieri, ma anche chi viene da altre regioni d’Italia. Ecco perché per noi è fondamentale creare questo connubio tra la serialità digitale, una realtà cinematografica innovativa, e il territorio che, al contrario, si lega soprattutto alle tradizioni e agli aspetti culturali del passato, ma che formano l’identità e l’ideologia di un popolo. Questo perchè il Sicily Web Fest non è semplicemente una competizione internazionale ma è più un viaggio, dove è possibile divertirsi, rilassarsi, conoscere e scoprire e dove ogni conferenza ogni evento da noi organizzato è totalmente immerso nella cultura del luogo».
A rendere poi ancora più affascinante il festival sono certamente i luoghi scelti. «Quest’isola è uno dei posti più belli del mondo, ma io da usticese sono chiaramente di parte – dice il regista – mentre la bellezza di aver viaggiato tanto sta nello scoprire che il mondo è pieno di posti meravigliosi e che alcuni sono anche più accessibili della nostra isola. Ma a rendere speciale un posto non è semplicemente la meraviglia dei luoghi, quanto l’unicità dei particolari, delle persone, delle atmosfere e delle esperienze. Ustica è piena di questi tratti unici. Il nostro obiettivo, attraverso i vari eventi, sta proprio nell’esaltare questi tratti. Il SWF è come un faro che ne segnala la presenza: invita, accoglie e intrattiene personalità da tutto il mondo in luoghi meravigliosi della Sicilia e l’interazione rende l’esperienza speciale».
Quel che sorprende poi è la squadra organizzativa del Sicily Web Festival: giovani e giovanissimi professionisti del settore, con esperienze internazionali pluripremiate in giro per il mondo, che confluiscono nella società di produzione digitale Cinnamon (fondata dallo stesso Cannella). «Non siamo tutti di Ustica – spiega il fondatore del festival – anche se qualcuno si potrebbe definire usticese acquisito. Inoltre altri ragazzi di Ustica hanno contribuito attivamente alla creazione del festival, lavorando con impegno e dimostrando che i giovani dell’isola hanno voglia di fare, basta offrirne l’opportunità. La Cinnamon, nonostante abbia la sua sede a Ustica, lavora in tutto il territorio siciliano, con una sede operativa a Palermo. Si tratta di una produzione che ha raccolto circa 40 riconoscimenti internazionali in questi anni e che collabora con istituzioni e società regionali, nazionali e internazionali. La soddisfazione è di essere partiti da un piccolo pezzo di terra nel Mediterraneo, dove spesso torniamo sperando di portare nuovi progetti, ed essere riusciti piano piano a crescere».
E poi c’è la gara, che porterà nei giorni più caldi dell’estate a Ustica tanti professionisti del mondo dell’audiovisivo, musicisti, giornalisti, registi, produttori, sceneggiatori. Con una ampia selezione di web series che viene realizzata da esaminatori interni o da iniziative organizzate con le scuole e l’università. «Considerando il numero notevole di serie partecipanti, è importante fare una selezione ufficiale che verrà mandata alla giuria del festival. In qualità di direttore artistico scelgo io la giuria, ma spesso noi della Cinnamon ci consultiamo in base a determinati fattori. Ad ogni modo capita anche che personalità di rilievo si propongano di partecipare all’evento, in giuria o per altri aspetti. Questo è qualcosa che ci riempie di soddisfazione, perché vuol dire che stiamo lavorando bene e che il festival continua a crescere di anno in anno».
Un festival internazionale e realizzato soprattutto da giovani, in un contesto di solito complicato come quello di Ustica e più in generale palermitano e siciliano: ma le istituzioni in tutto ciò che ruolo hanno? Forniscono un contributo concreto? «La Regione Siciliana, e in particolar modo la Film Commission Sicilia – osserva Cannella – hanno sempre sostenuto il festival permettendone la crescita e per questo ne siamo molto riconoscenti. Abbiamo anche chiesto ed ottenuto il patrocinio gratuito dal Comune di Ustica in questo e negli anni passati, ma confidiamo che lo stesso, nonostante le difficoltà, riesca a trovare in futuro la strada per sostenere, in maniera sempre più incisiva, quello che spero venga visto come una risorsa per l’isola. Il Sicily Web Fest ha il potenziale per seguire le orme di altri festival noti in Sicilia, che hanno fatto la fortuna del Comune che rappresentano, come non citare il Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo per la sua immensa crescita negli anni. Ustica presenta tanti problemi che le istituzioni e i cittadini affrontano ogni giorno, ma crediamo fortemente che le difficoltà che comporta l’essere e il vivere usticese, per via del mare e la distanza con la terraferma su tutti, non debba mai rappresentare un limite ma un’opportunità, raggiungibile, soprattutto, grazie al sostegno delle amministrazioni».