Il Crocetta-Governo- pensiero: più che un rimpasto, una “Macedonia”…

LA DIFFERENZA E’ SOSTANZIALE: NEL PRIMO CASO I PARTITI DECIDONO. NEL SECONDO CASO DECIDE IL GOVERNATORE A NOME DEI PARTITI

di Carmelo Raffa

Quando tutto sembra essere chiarito, nulla è chiarito. Rosario Crocetta, folgorato sulla “via del Potere” ad un Governo di politici, preliminarmente chiarisce che nei politici non si annoverano i parlamentari. Quindi in base a questo nuovo Decreto di Sua Maestà Crocetta, i Deputati vengono privati di alcuni diritti costituzionali e quindi discriminati rispetto agli altri cittadini.

In merito alle scelte che, secondo il Governatore, competono ai partiti arriva da Crocetta un’altra precisazione: il PD prima di portarmi i nomi mi incontri ufficiosamente per concordarli. A questo punto il Partito Democratico che ha prima candidato e poi fatto eleggere Rosario Crocetta si ritrova in stato di soggezione e prigioniero del Governatore.

Ancora non abbiamo finito, poiché in merito alla ripartizione dei posti in Giunta tra i partiti e movimenti arriva un ulteriore correttivo da parte di Crocetta che dichiara che il metodo Cencelli non passerà e la Macedonia, ricordandosi dell’inno “bandiera rossa”, LA TRIONFERÀ.

Che prevede questo nuovo metodo da noi denominato “la Macedonia”? Semplice: che il riparto non avviene secondo il numero di parlamentari di ogni gruppo ma, sentite sentite, secondo la benevolenza del Governatore. Ad esempio, citiamo il caso che riguarda il Gruppo costituito all’Ars da nove parlamentari del movimento Articolo 4 il cui leader è Lino Leanza: questo gruppo si dovrebbe accontentare di un solo assessore, mentre quello dell’Udc, che annovera otto deputati, ne avrebbe due.

Ma un secondo caso – non meno bizzarro del primo – è quello di Angelo Villari, del quale LinkSicilia parla da giorni. Già dirigente delle Cgil catanese, Villari entrerebbe in quota area Cuperlo, mentre tutti sanno che è già stato ‘vampirizzato’ da Crocetta e dal senatore Giuseppe Lumia. la pretesa di Crocetta è di far passare per cuperliano un proprio sodale, per lasciare, di fatto, al PD siciliano solo due caselle da riempire.

Misteri crocettiani!

Ma il presidente della Regione vuole veramente fare un nuovo Governo? Noi al riguardo continuiamo a nutrire seri dubbi e siamo convinti che non sono i partiti a mettere i bastoni in mezzo alle ruote per il varo della nuova Giunta: secondo noi, il Presidente farà di tutto per mantenere all’impiedi un Governo che Lui e pochi continuano a definire “il migliore possibile”.

Se ciò fosse vero auspicheremmo, ma ci crediamo poco, che i parlamentar con un briciolo di orgoglio mandassero a casa il Governatore. Con questo nobile atto molti di loro ritornerebbero all’Ars e Crocetta… in pensione!

 

 


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