«Purtroppo devo fare una comunicazione che non avrei mai voluto fare». Inizia così il discorso del sindaco di Santa Flavia Salvatore Sanfilippo che, come hanno fatto prima di lui altri colleghi sindaci, ha scelto il mezzo della diretta su Facebook per parlare con i suoi concittadini. «Ieri sera ho ricevuto una telefonata da parte di un medico di base che mi ha comunicato che purtroppo sul nostro territorio abbiamo un soggetto positivo al Covid-19 – spiega -. La cosa che mi rattrista è quella che parliamo di un bambino: la scorsa settimana accusava sintomi febbrili, lunedì però per sicurezza i genitori, consigliati dal pediatra, lo hanno portato all’Ospedale dei Bambini, dove sono stati fatti tutti gli accertamenti, incluso il tampone. Presenta solo un sintomo, che è quello della febbre». Dopo il primo tampone i medici hanno ritenuto il caso di effettuarne un secondo, l’esito positivo è arrivato nella tarda serata di ieri. «Questo è il primo caso qui – torna a dire il primo cittadino -, però di buono c’è che il bambino sta bene, la mamma è con lui in ospedale e mi tiene aggiornato, la febbre è diminuita, mangia da solo, è tranquillo, la situazione non desta nessuna preoccupazione».
Questa mattina si sono subito attivate le verifiche congiunte di Asp, i carabinieri e municipale per ricostruire tutti i contatti recenti che il bambino ha avuto negli ultimi giorni. «Sono contatti limitati e si stanno effettuando tutte le misure previste dal decreto – fa sapere il sindaco Sanfilippo -. Almeno su questo aspetto potete stare tranquilli, si sta intervenendo e tutte le persone che hanno avuto contatti con lui e con la famiglia sono state già identificate e contattate, sono state messe tutte in quarantena». Il piccolo resta ricoverato al momento al Di Cristina ed è costantemente monitorato. «Per quanto riguarda i soggetti in quarantena – aggiunge poi -, si tratta di persone che non sono risultate positive al virus, significa che restano a casa per il periodo previsto di 14 giorni, dopodiché possono uscire come tutti gli altri, cioè nei casi consentiti dalla legge. Alcuni controlli effettuati oggi dimostrano, però, che alcuni soggetti in quarantena non erano a casa. Mi hanno segnalato anche che c’è un gruppetto di ragazzi che esce ogni mattina e ogni pomeriggio, mi rivolgo ai genitori che ne sono responsabili e ordino a tutti di rimanere a casa e di rispettare le regole».
Un monito che, nello spazio della sua diretta, ha ribadito più volte, invitando al contempo di mantenere la calma. «Si verificano degli episodi che non sono consentiti, quando vi dico di rimanere a casa non è uno slogan o un invito, è un ordine, non si deve uscire – ripete -, ho provato più volte a dirvelo ma voi non riuscite a comprendere. Questa mattina sono stato costretto a fare intervenire i carabinieri in un supermercato, perché per via della pioggia si sono ammassati tutti sotto al balcone, è qualcosa che non è consentito, bisogna mantenere la distanza di un metro, cosa che poche persone purtroppo rispettano». Ribadisce quanto suggerito quotidianamente anche dai sindaci degli altri Comuni del Palermitano: uscire solo una volta alla settimana per fare la spesa, ad esempio, e approfittarne per fare un po’ di scorta che possa bastare almeno per una settimana intera. «Poi però rientrate nelle abitazioni – insiste -, la chiacchiera la fate a casa col telefono e con tutti gli altri mezzi che per fortuna la tecnologia ci mette a disposizione».
Insieme a Santa Flavia, a dare oggi la notizia di un primo caso di positività al Covid-19 sul territorio è anche il sindaco di Villabate Vincenzo Oliveri, anche lui apparso in diretta Facebook insieme al giornalista e inviato de Le Iene Ismaele La Vardera. «È mio dovere informarvi che il Coronavirus è arrivato anche qui – dice subito -. Abbiamo avuto questa mattina il responso dell’Asp, che ha avuto il risultato di due tamponi effettuati lunedì: uno è positivo e l’altro invece negativo. Non lasciamoci prendere dal panico, quando già lunedì c’è stato il sospetto, abbiamo isolato tutte le famiglie entrate in contatto con questo concittadino e messe in quarantena. Una persona che era molto a contatto con questo signore è risultato negativo – rivela -, il che ci fa ben sperare che le persone adesso in isolamento potrebbero a loro volta non avere preso il virus. Pur tuttavia saranno sottoposti nei prossimi giorni tutti al tampone, e quindi ne sapremo di più».
Più volte invita i concittadini a non far prevalere la paura. «Questo è un caso isolato, la persona positiva era in quarantena già da lunedì e non è più uscita di casa – chiarisce ancora il sindaco -. Gli auguriamo di uscirne presto, mi dicono che la febbre da un paio di giorni è passata». Intanto, le famiglie isolate e i cui componenti sono tutti in attesa del test del tampone sono ben 12. «Basta rispettare le prescrizioni – torna a dire il primo cittadino -. Ho visto calca davanti alla posta fino a ieri, quel posto rischia di diventare un focolaio di infezione». Mentre tra rassicurazioni e moniti, durante la diretta del sindaco non sono pochi i concittadini che premono a più riprese per sapere l’identità del caso positivo e delle persone in quarantena: «Non si tratta di panico caro signor sindaco – replica un utente al diniego di Oliveri -, ma qua c’è in gioco la nostra pelle, date il nome al più presto possibile, dobbiamo sapere se abbiamo avuto contatti precedenti con il contagiato/a. Rendiamoci conto anche della gravità della situazione e prendiamo tutti le informazioni necessarie per prendere provvedimenti». Ma la tutela della privacy, chiaramente, impedisce di divulgare l’identità dei contagiati.
Mentre a Santa Flavia e a Villabate, quindi, spuntano i primissimi casi di positività al virus, a Caccamo si raggiunge invece quota 2 contagiati. Il sindaco Nicasio Di Cola, infatti, ha annunciato che è risultata positiva al Covid anche la madre del primo concittadino ricoverato. Entrambi non sarebbero in condizioni di salute critiche, al momento. «Sono stati ricostruiti gli ultimi giorni del paziente ricoverato e tutti i suoi contatti diretti e indiretti – spiega il sindaco -, persone tutte messe in quarantena, compresi gli impiegati della Cassa Rurale dove si era recato quel giorno, dove sono stati sanificati gli ambienti. In quarantena anche il personale dell’ufficio postale, un altro posto in cui era stato, e sanificazione dei luoghi. Sanificati anche altri spazi comunali, tutto questo per tamponare l’evolversi della situazione. Il 95 per cento della gente rispetta le regola, ma c’è ancora qualcuno che non ha compreso la gravità di quello che stiamo vivendo. Non sarà facile, ma io mi appello al vostro grande senso di responsabilità. Tutti quelli tornati dal Nord e che stanno facendo la quarantena non hanno sintomi riconducibili al virus, la maggior parte ha completato il periodo di isolamento. Noi abbiamo in programma la sanificazione dell’intero paese, attendiamo che finisca la pioggia. Restiamo a casa, ne vale per il futuro di tutti noi e dell’intera cittadina».
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