«La notizia è infondata». Così l’amministrazione comunale risponde all’allarme lanciato dal comitato spontaneo dei residenti di largo Pascoli che, dalle 7 di questa mattina, sono in presidio perché preoccupati per il futuro di due grandi e storici alberi che sarebbero messi a rischio dalla riattivazione di un impianto di distribuzione di carburante. Per la mattinata di oggi era, infatti, previsto l’arrivo di una gru nell’area per l’inizio dei lavori.
Nella nota inviata dall’ufficio stampa alle 13.15 di oggi, l’amministrazione comunale «smentisce categoricamente l’infondata volontà, immotivatamente attribuita al Comune, di abbattere due alberi collocati all’interno di un’area privata adibita all’esercizio di rivendita di carburante». Nello stesso comunicato viene spiegato che «i provvedimenti rilasciati nei giorni scorsi dagli uffici comunali, infatti, sono riferiti esclusivamente alla potatura delle chiome degli alberi, per garantire la sicurezza dei pedoni e consentire la sostituzione di nuovi e più sicuri impianti di serbatoio, senza alcun allargamento degli spazi attualmente occupati». Potatura di cui dovranno occuparsi direttamente i titolari del distributore – della ditta Petrol Company Srl che ha acquistato l’impianto della Esso – «con l’impiego temporaneo di una gru e la verifica dei tecnici comunali».
Nonostante le rassicurazioni dal parte del Comune, restano alcuni timori degli abitanti della zona e delle associazioni che hanno subito condiviso l’appello e sostenuto l’iniziativa del presidio. «Dai documenti abbiamo visto che è previsto l’inserimento di nuovi serbatoi per la benzina – ricostruisce Sara Giorlando del comitato Salviamo gli alberi di largo Pascoli – E ci siamo subito allarmati perché questi due alberi ultrasettantenni sono tra i pochissimi punti di verde del quartiere. Temiamo – spiega l’attivista – che i lavori possano danneggiare le radici e, quindi, indebolire gli alberi che poi potrebbero diventare pericolosi e, a quel punto, si renderebbe necessario abbatterli».
Insomma, un timore più a lungo termine ma per cui è comunque bene giocare d’anticipo. «Abbiamo inviato una diffida al Comune, alla prefettura e ad agli organi competenti per capire quali azioni sarebbero state messe in atto per tutelare gli alberi e abbiamo fatto una richiesta di accesso civico». Ovviamente, in questi giorni festivi – tra domenica e il 25 aprile – dalle istituzioni non sono ancora arrivate notizie. «Io vivo qui da 40 anni – dice la signora Rosa Sinatra Sciré presente al presidio fin dalle prime ore di questa mattina – e mi dispiacerebbe pensare di abitare qui senza questi alberi. Ci stiamo mobilitando tutti per evitare che l’unico polmone verde della zona, a un certo punto – conclude la cittadina – venga a mancare».
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