Gia' nella passata manovra finanziaria il capogruppo degli azzurri, marco falcone, e' andato in soccorso del presidente della regione e della sua giunta. La sceneggiata consociativa rischia di ripetersi. Con gli azzurri 'inginocchiati' verso il pd di renzi (con berlusconi gran cerimoniere) che speranze hanno i moderati dell'isola?
Il centrodestra siciliano prova a riorganizzarsi, ma sulla strada trova Gibiino (Forza Italia) che fa da ‘sgabello’ al Governo Crocetta…
GIA’ NELLA PASSATA MANOVRA FINANZIARIA IL CAPOGRUPPO DEGLI AZZURRI, MARCO FALCONE, E’ ANDATO IN SOCCORSO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE E DELLA SUA GIUNTA. LA SCENEGGIATA CONSOCIATIVA RISCHIA DI RIPETERSI. CON GLI AZZURRI ‘INGINOCCHIATI’ VERSO IL PD DI RENZI (CON BERLUSCONI GRAN CERIMONIERE) CHE SPERANZE HANNO I MODERATI DELL’ISOLA?
Il centrodestra siciliano prova a riorganizzarsi. L’obiettivo finale dovrebbe essere l’unità. Ma, sullo sfondo, si profila un serio problema: l’accordo romano tra Forza Italia e il PD. Da qui il rischio che l’intesa tra Berlusconi e Renzi finisca con il creare un serio ostacolo alla riunificazione del centrodestra dell’Isola.
Non è un caso se il coordinatore di Forza Italia in Sicilia, Vincenzo Gibiino – che domani, all’Ars, terrà una conferenza stampa – abbia aperto a un accordo con il Governo regionale di Rosario Crocetta sulla terza legge finanziaria. Si dice che ad indicare a Gibiino la via per un’intesa con il governatore siciliano sia stato lo stesso Berlusconi.
Varo? Falso? Il dato certo è che Crocetta, a Sala d’Ercole, non ha mai avuto vita facile. La sua maggioranza, o presunta tale, è sempre stata traballante. E oggi è ancora più in difficoltà, dopo che i cuperliani (ovvero i parlamentari dell’Ars che fanno capo all’area Cuperlo) hanno sostanzialmente detto che non voteranno la manovra. Ciò significa che in Aula – e forse anche in Commissione Bilancio e Finanze – il presidente e suoi assessori ‘balleranno la samba’…
Alcuni giornali hanno scritto che l’apertura di Gibiino al Governo Crocetta è una “sorpresa”. In realtà, non c’è alcuna sorpresa, perché anche nella passata manovra finanziaria Forza Italia, in Aula, ha fatto da ‘sgabello’ al Governo regionale.
Insomma, il capogruppo degli azzurri all’Ars, Marco Falcone, e gli altri deputati azzurri non sono più molto credibili (ammesso che lo siano stati prima…). Parlano, strillano e poi si accodano, secondo gli schemi della vecchia politica consociativa (in genere certe cose non sono mai ‘gratuite’: è questo il significato ‘lessicale’ della parola consociativismo…).
Vero è che il parlamentare nazionale di Forza Italia, Basilio Catanoso, si sarebbe dissociato dalla linea consociativa espressa da Gibiino (e Berlusconi). E, con molta probabilità, nemmeno l’eurodeputato Salvo Pogliese dovrebbe seguire i contorcimenti di Gibiino e Falcone.
Resta comunque una domanda: fino a che punto, in Sicilia, sarà possibile riunificare il centrodestra, visto che Forza Italia, all’Ars, tresca con il Governo Crocetta, mentre il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano è già alleato di quella parte del PD che fa capo a Totò Cardinale da Mussomeli?
Intanto un comunicato annuncia la fusione il Movimento per le Autonomie, del Pid-Cantiere Popolare e di un nutrito gruppo di ex aderenti a Forza Italia.
“A gettare le basi del nuovo soggetto politico – leggiamo in un comunicato – una affollata assemblea svolta ieri a Catania, cui hanno partecipato circa 400 fra parlamentari nazionali e regionali ed amministratori locali. A coordinare i lavori sono stati il Senatore Antonio Scavone ed Innocenzo Leontini, ex capogruppo del PdL all’Assemblea regionale siciliana”.
“Presenti ai lavori anche gli attuali presidenti dei Gruppi parlamentari all’Ars Roberto Di Mauro (Partito dei Sicilia Mpa) e Totò Cordaro (Pid- Cantiere Popolare) e l’ex assessore regionale Nino Beninati“.
“Già in occasione delle ultime elezioni europee – afferma Di Mauro – abbiamo unito le nostre forze per sostenere Innocenzo Leontini che ha rappresentato il punto di contatto fra diverse istanze autonomiste e per la difesa delle prerogative della Sicilia. Oggi, di fronte alle scellerate scelte del Governo Crocetta che sta letteralmente svendendo l’autonomia in cambio di alcune elemosine del Governo nazionale – conclude Di Mauro – occorre rilanciare un progetto ed un soggetto politico unitario che rivendichino con forza i diritti della Sicilia e dei Siciliani e siano in grado di difenderli di fronte all’arroganza di Renzi e dei suoi sostenitori anche siciliani”.
Nei prossimi giorni un comitato di saggi ed esperti cui parteciperanno anche i parlamentari in carica ed ex e una rappresentanza giovanile approverà un programma per la Sicilia, il regolamento per l’elezione dei dirigenti, nonché le regole per la selezione dei candidati Sindaci col metodo delle primarie, in vista delle elezioni comunali della prossima primavera.
L’appuntamento è per una prossima iniziativa a Palermo il 14 luglio.
Si muove anche Nello Musumeci che stasera, nei saloni dell’UNA Hotel Palace di Catania, organizza un incontro dibattito dal titolo: “Il Centrodestra in Sicilia, ragionare per ripartire. Idee a confronto per ridare speranza ai siciliani”.
“Un’iniziativa – si legge nel comunicato – che parte dal mondo giovanile e si estende a tutte le forze politiche che costituiscono l’area di centrodestra nell’Isola. Invitati a partecipare i vertici e i rappresentati nei parlamenti regionali e nazionali di Forza Italia, Nuovo centrodestra, Mpa, Lista Musumeci, Pid-Cantiere Popolare, Fratelli d’Italia. Il dibattito costituirà l’occasione per fare il punto sullo stato di salute del centrodestra, ragionare sulla ricercata unità, individuare le prospettive e gli obiettivi per porre in essere un percorso comune”.
Come si può notare, c’è un po’ di confusione: perché se Musumeci vorrebbe riorganizzare il centrodestra siciliano, all’appuntamento si presentano gli esponenti di Forza Italia che, contemporaneamente, stanno organizzando il sostegno, a Sala d’Ercole, al Governo di centrosinistra. Per non parlare dei dirigenti del Nuovo centrodestra di Alfano, che in Sicilia hanno già un accordo con il PD di Cardinale. Insomma…
In questo scenario il 19 luglio, a Palermo – il nostro giornale ne ha già parlato – Giusy Savarino, già parlamentare regionale, darà il via al Movimento Amunì Sicilia, alla presenza di vari esponenti del centrodestra nazionale e regionale. Anche lì bisognerà discernere il grano dal loglio, perché di mezzo ci sono questi signori di Forza Italia che giocano su tre o quattro tavoli…