ATTACCO FRONTALE AL GOVERNO REGIONALE ED AL PD SU FORMAZIONE PROFESSIONALE, SPORTELLI MULTIFUNZIONALI, RIFIUTI, PARTECIPATE, CONSORZI DEI COMUNI
Mentre il presidente Rosario Crocetta continua a fare proclami dicendo che sarà approvato il disegno di legge di riforma della Formazione professionale, testo che i componenti della Commissione Cultura e Lavoro dellArs non conoscono ancora e assicura che nessun lavoratore perderà il posto, quello che arriva dal territorio è tutto il contrario e racconta una catastrofe in corso.
Con queste parole Giovanni Lo Sciuto, parlamentare del Nuovo centro destra democratico e componente della Commissione Cultura e Lavoro dellArs, torna ad attaccare il Governo.
All’onorevole Lo Sciuto, parlamentare regionale eletto nel collegio di Trapani, la notizia – riportata dal nostro giornale – della sospensione, nella provincia trapanese, delle attività indirizzate ad oltre 200 minori in Obbligo scolastico decisa dal consorzio Eduform non va proprio giù.
A fine settembre ancora si discute come e quando partirà il progetto Prometeo del Ciapi – dice lesponente trapanese del Nuovo centrodestra – e già circola la notizia che solamente 300 corsi potranno essere avviati con lutilizzo di mille operatori. E degli altri lavoratori che ne facciamo?.
Ancora non sappiamo – aggiunge – come finirà il passaggio del Cefop al Cerf che tiene bloccati 500 lavoratori, ad oggi senza stipendi e senza ammortizzatori sociali da troppi mesi.
Con la riduzione del parametro di finanziamento per la terza annualità dellAvviso 20/2011 – ricorda Lo Sciuto – gli enti saranno costretti a porre in mobilità o licenziare aumentando la disoccupazione.
E mentre il settore formativo muore – rilancia lesponente del Ncd – ascoltiamo il presidente della Regione che ancora lancia proclami incredibili a cui nessuno più crede sui lavoratori e la loro salvaguardia.
Il governatore siciliano vive in un altro mondo – sottolinea Lo Sciuto -. I lavoratori del settore, in alcuni casi, attendono oltre 20 mensilità. Non si capisce perché il Governo regionale non adotti gli atti necessari e propedeutici per spostare le risorse se cè un problema di limite di spesa legato al Patto di stabilità.
Sugli Sportelli multifunzionali – precisa il deputato regionale trapanese – ci sono 1800 ex sportellisti che, da cinque mesi, non lavorano, sono senza retribuzione e privi di ammortizzatori sociali e per di più gli enti formativi, per evitare il fallimento, sono costretti a licenziare il proprio personale, con la beffa che lo stesso personale non potrà più accedere alla Cassa integrazione guadagni in deroga.
Lo Sciuto non risparmia critiche al PD, il Partito del presidente Crocetta che, almeno in parte, continua ad appoggiare e sostenere loperato disastroso del Governo regionale che sta affondando tutti i settori della Sicilia.
Siamo alla follia, il presidente Crocetta vive in unaltra dimensione senza rendersi conto che la Sicilia è alla deriva – dice sempre il parlamentare – e il prossimo 30 settembre precipiterà nel baratro con i rifiuti che sfuggiranno al controllo dei Sindaci per i ritardi nelle procedure di passaggio dagli Ato alle Srr come previsto dalla legge regionale 8 aprile 2010 n. 9 e sentitamente allarticolo 4.
Siamo ancora lontani dalloperatività dei Consorzi dei Comuni – racconta il parlamentare – così come cesseranno alla fine del mese di settembre i commissariamenti delle ex Province e che, prive di risorse finanziarie, non saranno nelle condizioni di erogare i servizi essenziali ai cittadini come scuola, strade provinciali, sostegno ai diversamente abili ed alle fasce deboli della popolazione. Per non parlare delle partecipate delle Province i cui dipendenti sono ad un passo dallessere licenziati.
A questo punto ci auguriamo che il presidente Crocetta prenda atto che non ci sono più le condizioni per andare avanti, che non ha più una maggioranza parlamentare allArs e proceda allazzeramento della Giunta – afferma Lo Sciuto -. Auspichiamo che individui, di concerto con i partiti dellopposizione, alcuni temi generali che diano risposte emergenziali a lavoro, occupazione, riorganizzazione degli Enti locali e delle partecipate e si torni al voto.
Faccia un atto di coraggio per il bene dei siciliani – conclude Lo Sciuto – oppure tolga la spina al Governo e si torni senza alcun indugio alle urne. In linea con quando asserito nei giorni scorsi dal coordinatore del Ncd, Francesco Cascio, con inciuci e accordi sottobanco non si va da nessuna parte.
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