Il caso Unict, concorsi cuciti come abiti su misura «Vediamo chi sono questi stronzi da schiacciare»

«Un sistema squallido e un malaffare diffuso che colpisce tutti i vertici. Gli stessi che condizionavano non solo i concorsi ma anche le principali nomine». La bomba giudiziaria scoppia all’alba di oggi e il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro non usa mezze misure. Convinto che dentro l’università si sia annidato per anni un sistema clientelare di vaste proporzioni. A intrecciarsi baroni e cerchie di potere. Gli indagati in tutto sono quaranta e tra loro spiccano i nomi dell’attuale rettore, Francesco Basile, e del suo predecessore Giacomo Pignataro. Con loro anche nove direttori dei principali dipartimenti. Tutti destinatari di una misura interdittiva dalle loro funzioni professionali. La procura di Catania aveva chiesto gli arresti domiciliari.

Tutto sarebbe partito a ridosso dell’estate di due anni fa. Quando all’interno dei palazzi si combatteva
una guerra a colpi di esposti tra l’allora rettore Pignataro e l’ex direttore generale Lucio Maggio. La procura è partita proprio dallo scambio di accuse tra i due, arrivando a svelare il presunto sistema. Retto, secondo l’ipotesi dell’accusa, da un’associazione a delinquere i cui protagonisti, a vario titolo, si sarebbero macchiati dei reati di corruzione e turbativa d’asta. «Subito dopo l’elezione bulgara di Basile (avvenuta a febbraio 2017) il nuovo rettore, incontrando nella sua stanza Pignataro, chiedeva se i locali erano bonificati dall’eventuale presenza di cimici», racconta un dirigente della Digos, illustrando alcuni particolari. 

Agli atti degli inquirenti
sono finiti 27 concorsi. Tutti riguardanti l’ateneo etneo: di questi 17 per il ruolo di professore ordinario, quattro per professore associato e sei per la mansione di ricercatore. «I concorsi – spiega durante la conferenza stampa il magistrato Marco Bisogni – venivano costruiti con metodi sartoriali. Decidendo a priori chi doveva vincere. In alcuni casi prima si indicava il vincitore e poi veniva stilato il bando». Un ruolo decisivo, stando a quanto raccontano gli investigatori, lo avrebbero avuto anche 30 professori, appartenenti a vari atenei d’Italia, chiamati a comporre le commissioni di valutazione: «I docenti – prosegue Bisogni – venivano indirizzati sul nome del vincitore». Tra loro, accusata di abuso d’ufficio, c’è la professoressa Maura Monduzzi, dell’università di Cagliari. Nella mattinata gli agenti hanno perquisito i locali del Palazzo centrale dell’università e, secondo quanto appreso da MeridioNews, anche i dipartimenti di Scienze politiche e di Scienze biologiche e geologiche. 

Nel mirino il professore Giuseppe Sessa, presidente del dipartimento di Medicina e direttore della clinica Ortopedica del Policlinico. Con lui Uccio Barone, oggi in pensione ma con un lunga esperienza da direttore del dipartimento di Scienze politiche, e il collega Carmelo Giovanni Monaco, direttore del dipartimento di Scienze biologiche. Per il momento l’unico a fornire un commento, attraverso il suo profilo Facebook, è stato Barone: «Sono all’estero e leggo di essere coinvolto. Immagino le palate di fango. Ma resto sereno. Non so neppure di cosa mi accusino insieme a tanti bravi colleghi. Non ho nulla da rimproverarmi. Saprò difendermi e ho fiducia nella giustizia». Stando a quanto riferito dal procuratore Zuccaro proprio Barone sarebbe «particolarmente implicato per un concorso che riguardava il figlio». In un’intercettazione, finita agli atti dell’inchiesta, Barone, parlando delle domande presentate per un concorso commentava: «Vediamo chi sono questi stronzi da schiacciare».

Secondo gli investigatori nei locali dell’università ci sarebbe stato anche un «codice di comportamento sommerso». Dove si intrecciavano «ricatti e guadagni reciproci», spiega la magistrata
Raffaella Vinciguerra. «In questo sistema andavano avanti i figli dei figli in una cultura generale paragonabile a quella delle associazioni mafiose». «Ha fatto il cretino ma lo distruggeremo. Lui è un uomo finito», commentava al telefono Monaco. L’indagine, denominata Università bandita, riguarda anche l’elezione dei componenti del consiglio d’amministrazione. Votati, stando a quanto raccontato dai magistrati, con indicazioni precise, pervenute anche attraverso dei pizzini. Quanto emerso però potrebbe essere solo uno dei capitoli della vicenda. Al vaglio degli inquirenti ci sono infatti altre 97 procedure concorsuali

I nomi di tutti gli indagati:
Salvatore Cesare Amato (Unict)
Massimo Antonelli (UniRoma)
Marinella Astuto (Unict)
Pietro Baglioni (UniFirenze)
Laura Ballerini (Sissa Trieste)
Antonio Barone (Unict)
Giuseppe Barone (Unict)
Francesco Basile (rettore Unict)
Alberto Bianchi (Unict)
Antonio Giuseppe Biondi (Unict)
Paolo Cavallari (UniMilano)
Michela Maria Bernadette Cavallaro (UniCt)
Giovanna Gigliano (UniNapoli)
Umberto Cillo (UniPd)
Giorgio Conti (La Cattolica Roma)
Agostino Cortesi (UniVe)
Velia Maria D’Agata (Unict)
Enzo D’Agata
Stefano De Francisci (UniCz)
Francesco Saverio De Ponte (UniMessina)
Santo Di Nuovo (Unict)
Francesco Di Raimondo (Unict)
Marcello Angelo Alfredo Donati (Unict)
Filippo Drago (Unict)
Alessia Facineroso (Unict)
Santi Fedele (UniMessina)
Enrico Foti (Unict)
Giovanni Gallo (Unict)
Anna Garozzo (Unict)
Eugenio Gaudio (UniRoma La Sapienza)
Maria Giordano (Unict)
Sebastiano Angelo Granata (Unict)
Salvatore Giovanni Gruttadauria (Unict)
Calogero Guccio (Unict)
Alfredo Guglielmi (UniVr)
Giuseppina La Vecchia (UniChieti-Pescara)
Giampiero Leanza (Unict)
Massimo Libra (Unict)
Giancarlo Magnano di San Lio (Prorettore Unict)
Luigi Vincenzo Mancini (UniRoma La Sapienza)
Claudio Marchetti (UniBologna)
Massimo Mattei (UniRomaTre)
Paolo Mazzoleni (Unict)
Carmelo Giovanni Monaco (Unict)
Maura Monduzzi (UniCagliari)
Marco Montorsi (Rettore Humanitas Rozzano)
Giuseppe Mulone (Unict)
Paolo Navalesi (UniCz)
Matteo Giovanni Negro (Unict)
Ferdinando Nicoletti (Unict)
Karl Jurgen Oldhafer (Barmbek Asklepios Hospital Amburgo)
Giuseppe Pappalardo (Unict)
Pietro Pavone (Unict)
Roberto Pennisi (Unict)
Vincenzo Perciavalle (Unict)
Giacomo Pignataro (già rettore Unict)
Giovanni Puglisi (Unict)
Stefano Giovanni Puleo (Unict)
Maria Alessandra Ragusa (Unict)
Antonino Recca (già rettore Unict)
Romilda Rizzo (Unict)
Salvatore Saccone (Unict)
Giovanna Schillaci (Unict)
Giuseppe Sessa (Unict)
Luca Vanella (Unict)
Giuseppe Vecchio (Unict)


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]