Parrucchiere di Favara bandiera dell’Italia a Berlino «Salone in paese, formazione in giro per l’Europa»

Di solito, quando un ragazzo mette piede in un salone, inizia imparando a rasare la barba; Calogero Castellana, invece, aveva 13 anni all’epoca della sua prima piega a una signora. Adesso, che di anno ne è passato qualcuno, comincia a raccogliere i primi frutti mettendo in pratica tutti i segreti che ha imparato nella sua bottega. Il salone in questione, infatti, è della madre e si trova a Favara, nell’Agrigentino. Tuttavia, non c’è solo un profilo, per così dire, artigianale: Calogero è più di un parrucchiere, è piuttosto uno stilista della parrucchieria e, allo stesso tempo, il direttore artistico del proprio salone. Il prossimo 22 novembre rappresenterà l’Italia a Berlino nell’ambito del Trend Vision Award 2015, nella sezione Young Talent, dopo aver vinto il contest nazionale. 

Questo risultato, come spesso accade, è il frutto di mesi di duro lavoro e di una conoscenza che solo l’esperienza ad ampio spettro può dare; dopo anni di gavetta tra Roma, Milano, Londra, Firenze, decide di fare base a Favara e partecipare al campionato italiano in questione; passo dopo passo, selezione dopo selezione, supera le fasi regionali, per vincere, infine il nazionale. Adesso sarà uno dei pochi che si possono permettere di pronunciare l’ormai noto «andiamo a Berlino» con una certa padronanza e soddisfazione. Più di un centinaio i partecipanti, ma a convincere la giuria di esperti è stato proprio il favarese. Ricerca della contaminazione e un look senza sovrastrutture lo hanno fatto trionfare, attraverso uno schema tecnico couture, il quale a sua volta si compone di torchon legati alla testa e poi destrutturati. 

L’emozione di Calogero è amplificata, poi, dal fatto che da piccolino seguiva con la mamma le finali internazionali dello stesso premio che, oggi, lo vede tra i finalisti. Ha, dunque, la possibilità di essere protagonista grazie anche all’aiuto della sorella, Silvia Castellana, da anni specializzata nel settore moda e già collaboratrice di brand come Ermanno Scervino, La Martina, Prada, qui in veste di responsabile dell’outfit generale con la creazione di un abito abbinato all’acconciatura del fratello; un contributo alla vittoria di Castellana è arrivato anche da Lella Quinci, assistente tecnico dell’intero progetto. 

«Vincendo uno dei più importanti campionati di tutta Italia, sento che il lavoro di oltre un anno sia stato pienamente ripagato – afferma lo stilista – e adesso non vedo l’ora di raggiungere Berlino». 25 anni, quattro tatuaggi e una passione per gli sport estremi. «Fuori dal salone sono un’altra persona, faccio skate e snowboard e in generale attività che con il mio lavoro c’entrano poco». La sua musica, però, Calogero la mette anche nelle casse della parrucchieria: «Alle ragazze e alle signore faccio ascoltare playlist che contengono tutta la storia della musica: dai classici alla Sinatra, fino al rock anni ’70 e all’elettronica; sono soddisfatto quando la musica riesce a coniugarsi con le mie creazioni». 

Favara è una città di 35mila abitanti nel cuore della provincia agrigentina, e sembra essere un buon punto di riferimento per il parrucchiere. «È un centro abbastanza grande, inoltre ho una clientela che arriva da tutta la provincia; ma per dare al mio lavoro il respiro che merita non basta starsene qui: bisogna formarsi e aggiornarsi in continuazione, in giro per l’Italia, per l’Europa ed anche oltre». Tuttavia è proprio dal paese di origine che viene gran parte del supporto alle iniziative di Calogero: «Sono perfettamente consapevole che la crescita parte dal basso, e non mi sognerei mai di trascurare la mia clientela, perché coincide con quanti mi sostengono ogni volta che vado in trasferta». 

E poi c’è la mamma, la quale ha probabilmente coronato un sogno: quello di avere il proprio figlio al suo fianco, ogni giorno. «Mia madre è entusiasta del fatto che io non sia solo suo figlio, ma anche il suo socio; per lei è un modo per tramandare una passione che si porta dietro da quando abitava in Francia e che successivamente ha portato qui a Favara, dove non si lavorava ancora a livello stilistico». Il 22 novembre è alle porte, nella speranza che Calogero possa fare “pelo e contropelo” agli altri concorrenti.

Gino Pira

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