“I politici stiano alla larga da via D’Amelio”

Si sta trasformando in un boomerang, per Gianfranco Fini e Fabio Granata, l’idea di tenere domenica 17 un comizio a Palermo, in via D’Amelio. A due giorni dalla manifestazione, la protesta si fa sempre più aspra e coinvolge sempre più cittadini.

Al disappunto manifestato in questi giorni dai fratelli di Borsellino, e dal movimento della Agende Rosse, si è aggiunto anche quello un movimento di opinione nato su Facebook, ‘Meridione Nazione-Sicilia Indipendente’, che reclama la sacralità del luogo in cui il 19 luglio 1992, in un attentato di stampo terroristico-mafioso, persero la vita il giudice antimafia Paolo Borsellino e gli uomini e le donne della sua scorta.

Non sappiamo quale genio della comunicazione abbia indotto lui e Granata a organizzare una manifestazione del genere. Ma è giusto avvertire entrambi che tale manifestazione sortirà l’effetto esattamente opposto a quello che loro immaginano

In ogni caso, abbiamo raggiunto il rappresentante del gruppo Facebook, Stefano Fiamingo che ci dice la sua.

Perché  tanto calore nel condannare la scelta di Fini?

“La scelta di via d’Amelio come sede di un comizio elettorale suona come una volgare strumentalizzazione di un luogo sacro alla memoria collettiva del popolo siciliano”.

Pensate di organizzare una manifestazione di protesta domenica in via D’Amelio?
“Questa è un ipotesi che sinceramente preferirei evitare, poichè ritengo che si rischierebbe di trasformare via D’Amelio in un luogo di contesa quel pomeriggio. Questa non sarebbe una giusta soluzione”.
Qualcuno dice che anche i fratelli Borsellino hanno sfruttato il loro nome per fini politici..
“Io rispondo che se i fratelli Borsellino hanno tratto giovamento (in buona o in cattiva fede) dal loro cognome, questa è una cosa che appartiene a loro,  ma, in questo caso, la situazione è diversa; si parla di “strumentalizzare” un luogo dall’altissimo significato simbolico, patrimonio collettivo, che non può essere “usato” da una qualsiasi fazione politica. Fabio Granata, uomo siciliano di Fini, avrebbe organizzato una sorta di manifestazione politica… Granata afferma che non ci saranno simboli di partito, ma solo un grande tricolore, ma questo non alleggerisce la gravità della vicenda a soli 7 giorni dalle elezioni e l’evento di domenica non si può non definire un “comizio elettorale di partito”, con o senza bandiere”.
Crede porterà giovamento alla politica del Fli una manifestazione “pre-elettorale” proprio in quella via?
“Noi crediamo che come strategia elettorale, come scrivete sul vostro articolo di due giorni fa, quella di Fini sia di una “genialata” per niente “geniale” Ma i risultati che ne otterrà saranno solo fatti suoi! Noi pensiamo che via D’Amelio sia casa nostra, è casa di TUTTI i siciliani; e a casa nostra non si fanno comizi di partito. E soprattutto non si strumentalizza la memoria di un UOMO come Paolo Borsellino”.

Fini, Granata e la sceneggiata in via D’Amelio


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