L'esterno sinistro, assieme ad Accardi, Fiordilino e Lo Faso, si è recato questo pomeriggio al Centro Padre Nostro nell'ambito di una iniziativa inserita nel cartellone del Festival di Sky Arte in programma oggi e domani in città. Zoom anche sulle prospettive della squadra: «Vogliamo tornare in A il prima possibile»
I palermitani rosanero in visita a Brancaccio Mazzotta: «Ragazzi, inseguite i vostri sogni»
Lo sport è un importante strumento di socializzazione ed un portatore di valori sani. È il messaggio, implicito ma incisivo soprattutto dal punto di vista simbolico, che nella giornata odierna ha ‘inviato’ l’incontro avvenuto al Centro Padre Nostro di Brancaccio tra i ragazzi del quartiere ed una rappresentanza di giocatori rosanero. Nella struttura fondata da Padre Pino Puglisi, nell’ambito di una iniziativa inserita nel ricco carnet di appuntamenti del Festival di Sky Arte in programma oggi e domani a Palermo, erano presenti (oltre ai giornalisti di Sky Sport Gianluca Di Marzio e Dario Massara e la moderatrice Alessandra Turrisi del Giornale di Sicilia) i palermitani Antonio Mazzotta, Andrea Accardi, Luca Fiordilino e Simone Lo Faso, protagonisti in un pomeriggio all’insegna del dialogo e del gioco, della riflessione sul valore educativo dello sport e sul talento da inquadrare come arte (in sintonia con i contenuti del dibattito odierno intitolato L’arte di far crescere i talenti) da potere esprimere in campo.
I quattro giovani cresciuti nel settore giovanile del club di viale del Fante, disponibili con tutti per la firma di autografi o per una foto-ricordo, hanno risposto alle domande formulate dai presenti in platea sottolineando l’importanza che lo sport inteso come contenitore di valori ha assunto nello sviluppo dei rispettivi percorsi professionali. «Ai ragazzi che sono qui oggi – ha dichiarato Mazzotta a margine dell’evento davanti ad uno dei campetti del centro polivalente – consiglio di non mollare mai e di inseguire i propri sogni perché se uno dà tutto alla fine riesce a realizzarli». Lo scorso 31 agosto, al Barbera, l’esterno sinistro rosanero ha esaudito il suo: segnare il primo gol con la maglia della squadra della sua città: «Il mio sogno si è avverato nella gara contro la Cremonese (match nel quale, quasi a tempo scaduto, ha siglato il definitivo 2-2, ndr) e, a proposito di sogni, è un’emozione vedere questi ragazzi inseguire i propri desideri. Per noi è un onore ma soprattutto un piacere prendere parte a questo genere di iniziative e regalare un sorriso a queste persone».
Alle quali la squadra vorrebbe dare al termine della stagione una grande soddisfazione nel momento in cui – è l’auspicio del popolo rosanero – avrà ‘tagliato’ il traguardo prefissato: «Una piazza come Palermo deve ambire al massimo – ha sottolineato Mazzotta – il nostro obiettivo è quello di tornare in A il prima possibile. Daremo il massimo per raggiungerlo e alla fine tireremo le somme. Cosa è cambiato da Tedino a Stellone? Non mi piace fare paragoni con il passato. Adesso, forse, c’è più entusiasmo anche se pure prima lavoravamo con tranquillità. Con Tedino non sono arrivati certi risultati e ci dispiace per l’esonero del mister». Il presente, in ogni caso, è targato Stellone: «E la pausa, anche se già abbiamo lavorato con lui prima della partita con il Crotone, ci consentirà di conoscere ancora meglio le sue idee. Il ritorno a pieno regime di Aleesami? È uno stimolo. In una squadra, al di là di tutto, è normale che ci sia tanta concorrenza con doppie o triple alternative in ogni reparto. Il nostro compito è quello di lavorare al massimo e farci trovare pronti».