I rapporti tra lex sindaco di palermo, diego cammarata, e il governo della regione siciliana non sembravano dei migliori. Più volte, nel 2009 e nel 2010, il primo cittadino del capoluogo siciliano attaccava la regione, ora rinfacciando inadempienze, ora rimproverando il mancato arrivo di risorse finanziarie. Lanno scorso, soprattutto dopo che la regione ha avviato unindagine sulla (disastrosa) situazione finanziaria del comune di palermo, tutto è cambiato.
I misteri di Lombardo & Cammarata
I rapporti tra lex sindaco di Palermo, Diego Cammarata, e il governo della Regione siciliana non sembravano dei migliori. Più volte, nel 2009 e nel 2010, il primo cittadino del capoluogo siciliano attaccava la Regione, ora rinfacciando inadempienze, ora rimproverando il mancato arrivo di risorse finanziarie. Lanno scorso, soprattutto dopo che la Regione ha avviato unindagine sulla (disastrosa) situazione finanziaria del Comune di Palermo, tutto è cambiato.
Gli osservatori si aspettavano, tra la fine dellestate e linizio delautunno dell’anno scorso, che la Regione rendesse nota la relazione sui conti sballati del Comune di Palermo. Anzi, tutti ci aspettavamo il commissariamento del Comune e la cacciata’ di Cammarata. Invece la tanto attesa relazione non è mai comparsa. E a Palazzo delle Aquile, sede del Comune di Palermo, non è mai arrivato il commissario. Che invece è spuntato – nella persona del Prefetto Latella – solo dopo le dimissioni di Cammarata.
E ancora. I consiglieri comunali dellMpa, il partito del presidente della Regione, Raffaele Lombardo, nel 2009 e nel 2010, non perdevano occasione per attaccare l’allora sindaco. Dal 2011, silenzio. Nemmeno quando è andato via, in fuga da un Comune ormai travolto da uno spaventoso crack finanziario (in un articolo a parte, la consigliera comunale Nadia Spallitta spiega che, questanno, il bilancio del Comune dovrà essere approvato insieme con i bilanci delle società collegate allo stesso Comune: cosa, questa, che farà emergere il dissesto finanziario), i consiglieri comunali delMpa hanno aperto bocca. Insomma: consegna del silenzio.
Non solo. Il siparietto per certi versi incredibile è andato in scena qualche giorno dopo la fuga di Cammarata dal Comune. Quando lo stesso ormai ex sindaco di Palermo si è recato in visita dallassessore regionale alla Funzione pubblica, Caterina Chinnici. Cioè proprio dalla titolare della branca dellamministrazione regionale che avrebbe dovuto commissarriare il Comune di Palermo. Una visita di cortesia, hanno fatto sapere i collaboratori di Cammarata. Finita su tutti i giornali della città. Un viatico non proprio eccezionale per Caterina Chinnici, se è vera la sua candidatura a sindaco di Palermo per il Terzo polo. Passare per l erede di Cammarata non dovrebbe portarle molti consensi. Anzi.
Questa, per grandi linee, la cronaca delle scorse settimane. Ieri, lultima puntata del misterioso rapporto tra Cammarata e il presidente Lombardo. A raccontare gli ultimi sviluppi è il consigliere comunale del gruppo misto, Alberto Mangano. Loccasione gli è offerta dallincontro tra il commissario straordinario del Comune, Prefetto Latella, donna energica chiamata a mettere assieme i cocci del disastro finanziario lasciato da Cammarata e il consiglio comunale.
In coincidenza dellincontro – racconta Mangano – è avvenuto il primo miracolo della gestione Latella: larrivo al Comune dei risultati dellispezione condotta dai commissari nominati dal Presidente Lombardo e dallassessore Chinnici sulle presunte inadempienze dellamministrazione Cammarata. Si parla, insomma, della famigerata relazione che il governo regionale non ha mai reso nota.
La relazione – osserva Mangano – risulta, però, ancora mancante della parte che riguarda i conti del Comune. Ho quindi invitato il Commissario straordinario ad adoperarsi affinché celermente possa entrare in possesso di questa importante parte della relazione degli ispettori. Il fatto che questa relazione- aggiunge il consigliere comunale del gruppo misto – sia giunta proprio ora non sminuisce, anzi aggrava le responsabilità del Governatore Lombardo e dellassessore Chinnici che sembra abbiano volutamente aspettato le dimissioni del sindaco per potere agire. Sul piano politico continuiamo ad interrogarci su quale sia il disegno di Lombardo per condizionare la campagna elettorale per le prossime amministrative utilizzando lo stato di crisi dellamministrazione comunale.
Ed è quello che ci chiediamo noi. Che cosa hanno in testa Lombardo e i suoi amici? Come mai la relazione sui conti del Comune viene ancora tenuta nascosta? Che rapporti si celano tra Lombardo, Cammarata e gli amici dello stesso ex sindaco di Palermo? E gli alleati ormai storici di Lombardo, e cioè gli esponenti del Pd Antonello Cracolici e Giuseppe Lumia che parte giocano in questa storia?