I migranti morti, le parole di Rita Borsellino e Alfio Foti e la latitanza dell’Unione europea

GIA’ PRONTA PER LA GUERRA IN UCRAINA ACCANTO AGLI USA, L’EUROPA ‘GESTITA’ DALLA GERMANIA NON TROVA IL TEMPO E, SOPRATTUTTO, I SOLDI PER OCCUPARSI DI CHI MUORE NEL MEDITERRANEO. IN COMPENSO L’ITALIA PAGA IL FISCAL COMPACT PER PAGARE AI TEDESCHI LA RIUNIFICAZIONE DELLE GUE GERMANIE…

Tra quindici giorni andremo a votare per il rinnovo del Parlamento europeo. Per un Parlamento e per un’Unione europea che, ormai da anni, vedono morire centinaia e centinaia di migranti che cercano di raggiungere l’Europa – di solito passando dall’Italia, meglio se dalla Sicilia – ma non hanno mai mosso un dito per fermare questa strage.

E’ successo qualche mese fa a due passi da Lampedusa. Ed è successo ancora oggi, sempre dalle parti del mare di Lampedusa: oltre 200 migranti morti.

Scrivono in un comunicato Rita Borsellino, europarlamentare uscente, e Alfio Foti, candidato al Parlamento europeo nella Lista Tsipras nel collegio Sicilia-Sardegna: “Ancora morti in mare. Un altro barcone affondato tra la Libia e Lampedusa che si trascina in fondo al mare decine e decine di uomini, donne e bambini. Non possiamo ancora permettere queste stragi nel Mediterraneo. Il problema dell’immigrazione coinvolge tutta l’Europa. Non bisogna difendersi dagli immigrati, non dobbiamo rispondere ad un assedio, perché non siamo in guerra, ma studiare nuovi accordi di cooperazione. E l’Europa deve impegnarsi a lavorare nei prossimi anni in questa direzione”.

Già, l’Europa deve impegnarsi. Il problema è che l’Unione europea si sta impegnando tanto in Ucraina, a fianco degli Usa, per cercare di fare fuori Putin. Si è impegnata per fare entrare gli agrumi del Marocco nei nostri mercati, distruggendo i produttori di agrumi di Spagna e Sicilia. Si è impegnata per consentire di produrre vino senza uva. E per produrre il cioccolato senza cacao (il prezzo del cacao negli ultimi anni è cresciuto a dismisura perché è cresciuta la domanda: meglio il cioccolato senza cacao…).

L’Unione europea controllata dalla Germania della signora Merkel e della Bce si sta impegnando, e tanto, per far pagare all’Italia il Fiscal Compact: 50 miliardi di euro all’anno per consentire ai tedeschi di far pagare a noi italiani il costo della riunificazione delle due Germanie.

Dal Bilancio della Regione siciliana, quest’anno, il Governo Renzi ha scippato un miliardo e 150 milioni di euro, lasciando con il culo a terra circa 40 mila siciliani e intere branche dell’Amministrazione. Tutto perché lo vuole l’Europa”.

Però quest’Unione europea che si impegna per ‘alleggerire’ le tasche degl’italiani e, in particolare, dei siciliani, ‘purtroppo’ non riesce a impegnarsi per i migranti. A parte pagare – assieme all’Italia, con le tasse pagate dagl’italiani – non i migranti, ma chi gestisce questo business, non riesce a fare.

Tuttavia, Rita Borsellino e Alfio Foti – che noi riteniamo grandi persone per bene – manifestano un ottimismo a nostro avviso molto mal riposto: “I primi passi sono stati compiuti con la relazione sulla sicurezza nell’Ue – dicono nel loro comunicato congiunto – dove, per esempio, è stato sancito che l’immigrazione non è tanto un problema di sicurezza, ma una questione politica più ampia, da affrontare con politiche di asilo, sviluppo e promozione dei diritti umani nei Paesi terzi; o di recente con la risoluzione del Parlamento sui flussi migratori, dove è stato chiesto e ottenuto l’impegno dell’Ue per garantire soccorsi tempestivi e immediati in mare, per implementare i fondi per profughi e richiedenti asilo e per incentivare la cooperazione con i Paesi di provenienza dei migranti. Ecco, oggi possiamo dire che l’Unione ha rivisto la sua impostazione in materia di politiche sull’immigrazione, ma per porre fine alle tragedie nel Mediterraneo, come quella di oggi, la strada è ancora in salita e tutta da percorrere”.

Appunto: la strada è ancora tutta da percorrere. E possiamo tranquillamente affermare che, dagli oltre 400 morti di Lampedusa di qualche mese fa ai morti di oggi, l’Unione europea non ha fatto nulla. Solo chiacchiere, chiacchiere, chiacchiere. E intanto la gente muore, muore. muore…

Anche nel nostro Paese non è successo nulla. Anzi, una cosa è stata fatta: con l’operazione Mare Nostrum, nel nome delle vite salvate in mare, sono aumentati gli affari a terra: nei centri di accoglienza e nei centri richiedenti asilo: più ne arrivano, più guadagnano i gestori – privati – di questi centri. Ma questo non lo dice nessuno.

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]