Tutti i migranti a bordo della nave Geo Barents, da giorni ferma davanti al porto di Catania, verranno fatti scendere. La conferma è arrivata da Medici senza frontiere. Ad annunciarlo era stato un tweet del deputato Pd Antonio Nicita: «Dopo sette ore, visite terminate. Si scende. Tutti». In effetti, l’ipotesi dello sbarco aveva cominciato a farsi strada già un’ora fa. Quando gli psicologi e gli psichiatri dell’Asp etnea, che avevano effettuato il nuovo triage, avevano parlato di un grave «rischio psicologico» per la lunga permanenza sulla nave. La stessa da cui ieri tre persone si erano buttate in mare – un uomo adesso è ricoverato all’ospedale San Marco con una polmonite – e diverse avevano cominciato a rifiutare cibo e acqua.
Sulla banchina del molo dieci del porto, già dal pomeriggio, erano arrivati anche tre autobus, diverse ambulanze e il centro di identificazione mobile. Adesso lì gli attivisti antirazzisti, che da giorni sono in presidio permanente, stanno festeggiando l’annuncio dello sbarco con applausi e slogan di festa. «Scendono tutti, scendono tutti», scandiscono in moto ritmato. In realtà, altre 35 persone restano ancora bloccate a bordo dell’altra nave davanti al porto etneo, la Humanity One. Dove proprio adesso si è trasferita la stessa equipe medica dell’Asp di Catania che ha dichiarato come «pazienti psicologicamente fragili» i migranti della Geo Barents.
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