I manager della sanità? Servono per raccogliere voti alle elezioni europee

LA DENUNCIA DEL PARLAMENTARE REGIONALE, GIOVANNI LO SCIUTO. E MENTRE SI ATTENDONO I DIRETTORI GENERALI-ELETTORALI DELLE AZIENDE OSPEDALIERE E SANITARIE, GLI OSPEDALI SICILIANI SONO UN DELIRIO

Accuse di imminenti nomine clientelari nella sanità per agevolare la campagna elettorale degli esponenti, candidati al Parlamento europeo, vicini al Governo regionale, piombano direttamente sul presidente Rosario Crocetta e sulla sua Giunta.

Da giorni si registrano segnali di tensione tra i corridoi dell’Assemblea regionale siciliana e sembra acuirsi lo scontro tra i partiti della maggioranza che sostengono il Governo regionale del presidente Crocetta ed i partiti dell’opposizione.

Ad accendere i toni della polemica e lo scontro con l’esecutivo il parlamentare del Partito dei Siciliani (Mpa), Giovanni Lo Sciuto.

“In questo panorama triste dove gli indicatori economico-sociali e di qualità della vita delineano una Sicilia ridotta ai minimi termini – dichiara l’esponente autonomista – il Governo regionale mostra di essere scollegato dalle reali necessità dei siciliani e sfacciatamente presenta al Parlamento siciliano una proposta di legge per l’accensione di un mutuo di quasi un miliardo di euro, costringendo i siciliani a subire l’ennesimo aumento di tasse per pagare le imprese del Nord. Pura follia”.

E’ stato Crocetta a dichiarare in più di un’occasione, come ricorda l’esponente autonomista, che le nomine andavano legate alla professionalità dei candidati ed invece sembra litigare sulle nomine clientelari dei manager nella sanità.

“Non riuscendo a far quadrare i conti, alla fine tutto è fermo – sottolinea Lo Sciuto – il Governo ha abbandonato settori strategici come il commercio e l’artigianato, le imprese produttive, la scuola e la formazione professionale. Assente qualunque intervento di sostegno nel settore sociale, nulla la crescita e lo sviluppo per l’economia regionale. E per di più è assente l’esecutivo Crocetta nel confronto in Aula all’Ars”.

E quel che è peggio, sono allo sbando le aree d’emergenza a presidio della salute dei cittadini soprattutto quelli in maggiori difficoltà. Ospedali senza personale, con contratti scaduti e non rinnovati e con il rischio emergente per la salute dei cittadini sopratutto in età avanzata”.


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