La dirigente sarebbe in stato di conflitto
I fari della Commissione Antimafia sulla nomina di Luciana Giammanco a responsabile anticorruzione
LA DIRIGENTE SAREBBE IN STATO DI CONFLITTO
“Apprezzo il dichiarato impegno del presidente della Regione nella lotta alle incompatibilità nei ruoli del governo e della burocrazia, ma credo che su questo fronte Crocetta dovrebbe agire con maggiore prudenza.” Lo ha dichiarato il presidente della Commissione regionale Antimafia Nello Musumeci, facendo riferimento alla nomina, da parte del governatore, della dottoressa Luciana Giammanco al ruolo di Responsabile per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza “pur trovandosi la dirigente in uno stato di conflitto.” Secondo Musumeci infatti “appare assai probabile che sarebbe stata violata la legge 190 del 2012 e la circolare n.1 del 2013 in quanto la dirigente è anche alla guida del Dipartimento Personale, Servizi generali e Funzione pubblica, area che la legge considera a rischio. Ed essendo la Giammanco pure Responsabile apicale dell’Ufficio unico per i procedimenti disciplinari si troverebbe in una posizione di incompatibilità per essere contemporaneamente controllore e controllata.”
“In Commissione Antimafia approfondiremo la vicenda nei prossimi giorni – precisa Musumeci – anche perché per legge abbiamo l’obbligo di intervenire anche su ogni caso di non trasparenza verificatosi all’interno dell’amministrazione regionale, e non soltanto su situazioni di contiguità con le organizzazioni criminali, come invece molti pensano”.
“Dopo la vicenda della dirigente dell’assessorato Infrastrutture, da noi denunciata nei giorni scorsi e sul cui operato abbiamo già richiesto gli atti agli uffici di appartenenza, altri casi di Parentopoli – avverte il presidente dell’Antimafia – potrebbero venir fuori nell’amministrazione regionale, centrale e periferica. Alcune segnalazioni cominciano già ad arrivare. Ma bisogna procedere con molta prudenza e con grande senso di responsabilità.”