In Cold Blood (A sangue freddo), il romanzo di Truman Capote che ha ispirato il film omonimo interpretato da Philip Seymour Hoffman per la regia di Bennett Miller
I due volti dell’America
In Cold Blood (A sangue freddo), interpretato da Philip Seymour Hoffman per la regia di Bennett Miller, incentrato sulla storia del complesso e geniale Truman Capote, è stato votato all’Oscar con ben 5 nominations (miglior film, miglior regia, miglior attore, miglior attrice non protagonista e miglior sceneggiatura non originale).
Chi è Truman Capote? Nato a New Orleans nel 1924, Capote è stato un grande scrittore e sceneggiatore; una persona fuori dal comune, piacevole e angosciante al tempo stesso, autore e genio del genere “non-fiction novel”, cioé romanzo-verità. Come Southern Gothic Novelist, Capote approda nella fase culminante della sua evoluzione, sia come persona che come scrittore in quest’opera straordinaria.
L’obiettivo di Capote era quello di riportare eventi realmente accaduti utilizzando le tecniche della letteratura romanzesca; e in In Cold Blood lo raggiunge perfettamente. E proprio in questo libro che Capote raggiunge l’apice: unisce insieme la realtà più atroce utilizzando con lo stile di un genio la tecnica del romanzo.In In Cold Blood Capote mette a nudo due volti dell’America: da un lato la tranquilla realtà della famiglia Clutters (Kansas), dall’altro l’inquietante presenza degli assassini che stroncano e distruggono con inaudita freddezza questo “mondo”…
Da qui si intravede lo specchio infranto dell’American Dream… Una tranquilla famiglia di coltivatori del Kansas viene uccisa da due assassini che turbano la serenità di quella piccola cittadina. Quest’omicidio, che sembra simile ad altri, colpì Capote che vedeva in quell’agghiacciante vicenda qualcosa di particolare; per lui non era un semplice fatto di cronaca ma andava oltre questo. Per questo decide di intervistare gli assassini e di farsi raccontare la vicenda, per capire cosa li abbia spinti a compiere l’omocidio.Così, da un semplice articolo (che aveva intenzione di scrivere per The Newyorker), venne fuori un libro coinvolgente nella sua cruda realtà, senza un filo di finzione.
E così che l’altro volto dell’America, il più oscuro, il più orribile, marca, quella parte logorata, macchiata, dell’American Dream che ha affascinato tanti giovani e continua ad affascinarli ancora, nonostante tutto.