Da passatempo estivo a rubrica in tv. Così un gruppo di ragazzi catanesi ha trasformato la passione per il calcio in video-parodie di programmi sportivi, tra cui il Processo di Biscardi e Salastampa, con tanto di ospiti illustri e moviolone. Il successo è arrivato grazie a battute divertenti e team affiatato. Tam tam su Facebook e YouTube hanno fatto il resto. Il sogno? Trasformare in lavoro quello che fino ad oggi è stato solo un hobby
I CuGGini dal lido Azzurro alla televisione «Sogniamo un programma in diretta»
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La passione per il calcio, una telecamera e la voglia di divertirsi e far divertire. È quello che muove i CuGGini, un gruppo di trentenni catanesi che, tra il serio e il faceto, si sono inventati un programma sportivo in versione parodia, con tanto di ospiti in studio, interventi dai campi e moviolone. Un’avventura nata per gioco che li ha portati, l’autunno scorso, ad approdare in Tv con un rubrica tutta loro all’interno dell’approfondimento calcistico del lunedì sera su Sesta Rete.
La carriera parodistica dei CuGGini muove i primi passi nell’estate del 1995, al lido Azzurro di Catania. Tutto nato per caso, compreso il nome. «Siamo una famiglia che conta 22 cugini, tutti più o meno coetanei. All’epoca avevamo tra i 9 e i 13 anni», ci spiega Antonio Nicotra, 29 anni, tra i fondatori del gruppo e autore dei testi degli sketch. «Andavamo in vacanza insieme e, con altri amici, organizzavamo un torneo di calcio in spiaggia. Per divertirci abbiamo cominciato a girare un Processo di Biscardi sulle nostre partite», racconta.
Da quella prima volta «nella cabina 29», il percorso dei CuGGini non ha mai subito arresti, cambiando varie volte studi si registrazione: «Casa della nonna, cabina 351 e retro dei bagni del lido Azzurro, casa di Davide (Bruno, membro del gruppo, ndr), villetta a Trecastagni, sala prove Magazzini Sonori», raccontano sul loro blog. Oltre ad Antonio Nicotra (che imita il tecnico Salvo Bianchetti), del gruppo originario fanno ancora presenza fissa dietro la macchina da presa Gaetano Pluchinotta (Melo Alecci), Giuseppe Nicotra (prof. Attilio Scuderi), Marco Cicero (Tino Pasqualino) e Alberto Caltabiano (inviato da Parigi Nino Randazzò). Sono invece cuGGini di secondo grado – ovvero: entrati nel team in un secondo momento – Daniele Tudisco (Umberto Teghini) e Davide Bruno (il direttore Angelo Micale). «Il gruppo – spiega Giuseppe – è composto da una decina di persone. Il numero sale a più di venti se contiamo anche le comparse saltuarie».
Dopo tanti anni di amatoriale, grazie a Processo e Controcampo – tutti rigorosamente dedicati alle loro sfide calcistiche – e spot pubblicitari – una new entry del 2002, «che ha riscosso più successo dei video sul calcio», ammettono – i video cominciano a moltiplicare la visualizzazioni su YouTube e i CuGGini si fanno conoscere anche fuori dalla cerchia di amici. Poi l’anno scorso, la svolta: messi via «handycam e faretti attaccati con lo scotch», arrivano gli studi televisivi di Sesta Rete e Lampa e Stampa, la parodia del noto programma di Antenna Sicilia Salastampa, dove il gruppo, tra parrucche, voci falsate e baffi finti, veste i panni dei personaggi che realmente frequentano il salotto sportivo di Umberto Teghini, compreso lo stesso conduttore. «E’ stata un’idea di Antonio, la mente del gruppo», racconta Gaetano. «Hanno notato i nostri video e ci hanno chiesto un programma sul CalcioCatania – racconta Antonio. Fatto un collage di personaggi di repertorio e tormentoni più famosi, tra cui la rubrica Caccio d’angolo, la Supermoviola, registrata al Massimino, e la rassegna stampa di Resto del Librino e il Chianchiere dello sport, «abbiamo mandato una demo con la puntata zero di Lampa e Stampa. E gli siamo piaciuti!». Dalla Tv al tam tam sui Facebook il passo è breve. Anche se il successo «non è mai arrivato», ironizzano. Tra i video più amati dal pubblico, le pagelle di Turi Privitera, «che esiste davvero», assicurano i ragazzi. «Lo conosce solo Antonio perché è un personaggio mistico che non può essere presentato al mondo», spiega Giuseppe semiserio.
Tutti tifosi del Catania, «chi più e chi più», confessa Antonio, oltre alla passione per il calcio, ad unirli è anche un forte affiatamento, che è il segreto del successo dei loro sketch. «Abbiamo la mente allenata, lo facciamo da più di dieci anni», racconta Gaetano. Gli fa eco Antonio che ammette: «mi basta guardarli per sapere già quale battuta scrivere per loro». Una passione che nasce dal divertimento, che i ragazzi fanno coincidere con i loro impegni personali. Gaetano è laureando in ingegneria gestionale, Daniele è in marina militare ad Augusta ed è papà di un bimbo, Antonio ha lavorato per un anno in un parco Disney in Florida ed è laureato in Scienze della comunicazione, Davide si è appena laureato in ingegneria civile e Giuseppe è dottore in Legge e consigliere delle 7° Municipalità.
La stagione televisiva su Sesta Rete si è appena conclusa, ma i CuGGini non nascondono la voglia di continuare su questa strada. «Il sogno sarebbe quello di avere un programma tutto nostro, magari in diretta», confessa Gaetano. «Una volta abbiamo fatto un’ora di diretta, nei panni dei nostri personaggi. Una novità per noi, abituati a sintetizzare tutto in tre minuti di registrazione», continua Gaetano. «Ci siamo basati sulla nostra scaletta e le nostre battute ed è stato un successo! La gente si è molto divertita e noi eravamo contentissimi». Trasformarlo in un lavoro quindi. Anche perché, fino ad oggi, le parodie sono state solo un hobby e una vetrina: «Non abbiamo mai visto una lira, se non quelle che abbiamo uscito», confessa Antonio ridendo. «L’anno prossimo senza soldi non si canta messa. Se va male, torneremo all’amatoriale», assicura Giuseppe. «Stiamo seminando per raccogliere qualcosa in futuro – si augura Daniele – Speriamo bene!».