Visti i numerosi cantieri in città e il conseguente congestionarsi del traffico, adesso i consiglieri pentastellati alzano il tiro riguardo alla riapertura del centro storico al traffico veicolare. «L'assessore Catania si renda conto di quanto sta succedendo in città», scrivono
I consiglieri M5s chiedono la sospensione della Ztl «Nostro appello inascoltato. Intervenga il prefetto»
A Palermo la congestione del traffico, la circolazione che scorre a singhiozzo e gli imbottigliamenti che si sono verificati già da questa mattina fa tornare al centro del dibattito politico la zona a traffico limitato. Tutto sarebbe dovuto ai cantieri per i lavori in alcuni punti centrali del capoluogo siciliano. Adesso i consiglieri del Movimento Cinque Stelle Viviana Lo Monaco, Concetta Amelia e Antonio Randazzo chiedono che la zona a traffico limitato, già entrata in vigore l’1 giugno venga sospesa.
«Palermo vive una fase delicata – dichiara Antonio Randazzo a Radio Fantastica – Siamo a favore della Ztl e delle iniziative green. Ma attualmente ci sono parecchi cantieri in zone molto trafficate. Parliamo di via della Regione, Monte Pellegrino, il ponte Corleone e quartiere Oreto. Zone parecchio penalizzate. Per questo motivo chiediamo di riaprire via Roma, perché la viabilità è in sofferenza e bisogna alleggerire il traffico. Spero che Giusto Catania se ne renda conto e prenda provvedimenti». Giusto Catania, che nell’amministrazione Orlando detiene la delega alla Viabilità, era già stato parecchio contestato dopo la decisione di riattivare la Ztl. Nei giorni scorsi nei suoi confronti era maturata anche la sfiducia da parte dei consiglieri. Che adesso chiedono di essere ascoltati dal prefetto.
«Dopo che l’atto d’indirizzo del Consiglio, che impegnava l’Amministrazione attiva a prorogare sino 31 dicembre la sospensione della Ztl, è caduto nel vuoto, preso atto della totale assenza di ascolto del nostro appello riguardo alla necessità di favorire la ripresa delle attività commerciali maggiormente danneggiate dalle chiusure e dalle limitazioni alla libera circolazione dell’ultimo anno – scrivono i cinquestelle – Visto il permanere, almeno sino al 31 luglio, dello stato di emergenza e del contingentamento degli accessi nei mezzi pubblici, abbiamo ritenuto indifferibile, questa volta, coinvolgere anche il prefetto nella vicenda, atteso che lo stesso può intervenire con proprio provvedimento, nel caso di inerzia del sindaco, o del suo delegato, cui è affidato anche il compito di sovrintendere alla vigilanza su tutto quanto possa interessare la sicurezza e l’ordine pubblico».