Cinque giovani musicisti - i sassofonisti Alessia Serina Pinto e Ferdinando D’Urso, il chitarrista Marco Pometti e il batterista Luigi Perticone - sono al debutto discografico. «Ogni musicista ha un background differente, ma condividiamo lo stesso ideale artistico -spiegano - La musica non può sempre essere catalogata e noi siamo un esempio di questa varietà stilistica»
I Clockwork groove e la medicina per curare il jazz Waiting for injection, primo album per il quintetto siciliano
È uscito il 12 gennaio Waiting for injection, il primo lavoro discografico dei Clockwork groove, quintetto fondato dal bassista e compositore Davide Giovanni Pometti nel 2012 e costituito dai sassofonisti Alessia Serina Pinto e Ferdinando D’Urso, dal chitarrista Marco Pometti e dal batterista Luigi Perticone. L’iniezione di cui si parla è riferita alla medicina da somministrare per la cura del jazz contemporaneo, per donargli nuova giovinezza. L’intento è scuotere lo status quo così come farebbe un farmaco psicoattivo, non omaggiando un genere, ma la musica e la libertà che essa dà. «Ogni musicista ha un background differente, ma condividiamo lo stesso ideale artistico. La musica non può sempre essere catalogata e i Clockwork Groove sono un esempio di questa varietà stilistica», afferma Alessia, unica donna del gruppo. «Eppure non è stato facile trovare una casa discografica che ci producesse: abbiamo provato in Italia, ma sembra che il nostro repertorio non si adattava a quello richiesto, così siamo stati sostenuti dalla londinese Slam».
«Prima suonavamo in quattro e ci chiamavamo I senza vergogna – racconta Davide, laureato al biennio jazz di Messina in Composizione e arrangiamento – Veniamo tutti da studi jazzistici e abbiamo iniziato dalle cover di jazz-rock meno rivisitate per poi trovarci a suonare i nostri brani in occasione della mia laurea, con l’aggiunta degli inediti di Ferdinando D’Urso». E dalle polverose sale di prova i cinque artisti siciliani sono passati ai ben più prestigiosi palchi del Brass jazz club catanese nella rassegna October street music fest, alla Galleria provinciale d’arte moderna e contemporanea di Messina in occasione della Notte della cultura, al teatro Angelo Musco di Gravina, a Lentini in occasione della stagione concertistica invernale MusicAscolto del Moro Jazz e nei teatri occupati Pinelli di Messina e Coppola di Catania, oltre che al chiostro dei Minoriti per un concerto in favore di Emergency.
«Quando compongo racconto una storia: ogni brano rappresenta un singolo stato d’animo della mia vita, è creato per ispirazione istantanea – continua Davide, che ha scritto e arrangiato nove delle dieci tracce che compongono il cd – Il prossimo disco sarà dedicato ad un viaggio che ho fatto suonando in crociera per sette mesi». «Ed ha già composto una suite dal titolo The travel – interviene Alessia Pinto – Stiamo lavorando a nuovi brani. Davide è una fonte inesauribile di idee». Il nostro breve incontro è concluso da Ferdinando, autore della Ginestra, che puntualizza: «I brani del cd sono descrittivi, raccontano tutti delle storie, alcune personali, altre di fantasia. Una composizione in particolare, Il funambolo, ha fatto sbizzarrire la nostra fantasia durante le prove – continua – Abbiamo immaginato un circo che arriva in un paesino di un piovoso paese nordeuropeo cominciando a pubblicizzare la sua attrazione principale: lo spettacolo acrobatico di un funambolo espertissimo. Il pubblico accorre incuriosito, ma proprio la sera della prima il funambolo si sloga la caviglia e deve rinunciare al suo numero. Si sa che lo spettacolo ha regole severissime e che non si può per alcun motivo deludere il pubblico pagante; si decide quindi di tirare a sorte per affidare il numero del funambolo a qualcun altro. Ad estrarre la pagliuzza più corta è il povero pagliaccio che è costretto a salire sul pennone e muovere i primi passi sulla corda. La musica comincia proprio in questo punto, ma per sapere come va a finire dovete ascoltare il cd o venire ai nostri concerti», afferma sorridendo.
Appuntamento, dunque, a Catania venerdì 13 febbraio al Glamour e il 19 marzo a La Cartiera, mentre qualche giorno dopo, il 21 marzo, il quintetto si esibirà al Mistero buffo di Acireale.