Guerrilla gardening in attesa del Comune «Al verde serve più attenzione che soldi»

Sono passati quasi 
tre anni da quando aloe, palma washingtonia, melogranioleandri cycas hanno preso il posto di rifiuti e siringhe in una delle aiuole di viale Fleming, a Catania. Da allora, un gruppo di ragazzi del forum etneo sul sito Skyscrapercity e i due curatori della pagina Facebook Catania non hanno smesso di prendersene cura. Organizzati nel gruppo Guerrilla gardening Catania, in due sono tornati sabato a ripulire dalla gramigna l’aiuola ormai adottata. E le idee dei cittadini – quasi a costo zero per l’amministrazione – non si fermano qui. Avrebbero voluto discuterle oggi, nel corso di una delle tante riunioni fissate all’assessorato comunale al Verde pubblico. Necessarie, pare, insieme a una richiesta scritta, per ottenere un camion di terra. Incontro che però è stato rimandato dal Comune senza preavviso. «Si dice sempre che non ci sono soldi, ma basterebbe ripensare quello che abbiamo già e metterci un po’ di creatività», spiegano gli attivisti del verde. Alla Circonvallazione così come nelle piazze del centro.

Euplio e ThinkCt – queste le identità sul web dei due cittadini-giardinieri – si sono dati appuntamento sabato pomeriggio intorno alle 16. Ci sono volute quattro ore per ripulire l’aiuola di viale Fleming. «Tutte le piante sono state ritirate fuori perché la gramigna le stava soffocando», racconta Euplio. «Temevo che tutta quell’erba secca potesse fare da innesco per gli incendi», gli fa eco ThinkCt. Dopo l’operazione di giardinaggio, i due si sono dedicati a prendere le misure per un prossimo progetto. «Abbiamo intenzione di ricoprire lo spazio verde con corteccia e pietruzze, meglio se colorate, così da poter dare vita a una creazione artistica», continua Euplio. Di questo e di altro si sarebbe dovuto parlare stamattina durante un incontro fissato con l’assessorato competente. 

«Doveva essere uno degli incontri preparatori per la 
realizzazione di un’aiuola in viale Fleming ovest, nell’innesto della corsia a scendere – spiega ThinkCt – Uno spazio adesso occupato dalle auto parcheggiate». L’area in questione è una zona in cemento, una volta delimitata da un cordolo di pietra lavica. «Poi il cordolo è stato rubato e così la spianata è diventata accessibile alle auto». Trasformandosi, nei fatti, in un parcheggio improvvisato. «Per farla tornare a essere un’aiuola basterebbe che il Comune ci fornisse un camion con la terra – continua ThinkCt – La manodopera e le piante le metteremmo noi: dei grandi ulivi, che ci verrebbero donati da un vivaio in dismissione». Ma, dopo un primo appuntamento con gli uffici comunali, la questione non si è ancora concretizzata.

E non va meglio nelle altre zone toccate dal
guerrilla gardening negli anni e adottate dai cittadini. Come il triangolo alla fine di via Caronda, proprio sull’imbocco della Circonvallazione, riqualificato a dicembre dello 2012 e da allora manutenuto dallo stesso gruppo. «Da quando è stato abbattuto il ponte del tondo Gioeni è diventato un grande triangolo per l’altra metà pieno di rifiuti». O ancora come nel caso di viale Africa dove, nello stesso periodo, i cittadini hanno piantato cycas, melograni, ulivi, palme e agavi. «Noi abbiamo dato il via, ma quello spazio è troppo grande per poterlo gestire da soli – continua ThinkCt – Tanto che sono stati rubati quattro ulivi e tutte le cycas». La zona è interessata dal progetto della metropolitana, che prevede anche la riqualificazione dell’aiuola. «Un piano davvero bello – dice ThinkCt – Per questo pensavamo di chiedere di aiutarci a spostare le nostre piante altrove e lì procedere con il progetto».

Ma
furti e vandalismo anche nei confronti del verde non sembrano essere un caso isolato a Catania. «Ci sono zone dove sappiamo per certo che anche alcuni commercianti remano contro – spiega il cittadino – Hanno tagliato degli alberi e, in alcuni casi, per sostituirli con una spianata di cemento per i tavolini. Il problema è che nessuno controlla». Un invito rivolto a tutte le amministrazioni che si sono susseguite negli ultimi anni a Catania, con risultati alterni e che sembrano essere più legati alla politica che al bene comune. «Siamo riusciti a fare qualcosa solo durante la campagna elettorale di Raffaele Stancanelli e la prima parte di questa sindacatura di Enzo Bianco». Nonostante non manchino le sorprese – come la rotonda di corso delle Province che si è risvegliata colorata a inizio maggio -, c’è ancora molto da fare. «So che dal Comune stanno sistemando il prato di piazza Roma – conclude ThinkCt – Ma al Fortino, ad esempio, tutto quello che era verde è diventato giallo».

Claudia Campese

Giornalista Professionista dal 2011.

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