Guerra politica alla partecipata comunale Asec spa La presidente si dimette e del contratto non si parla

Nella guerra di posizione che da mesi si consuma nelle stanze chiuse dell’Asec spa è ormai difficile capire chi stia guadagnando più terreno. E, soprattutto, a discapito di chi. A fare l’ultima mossa è stata Francesca Garigliano che, con un documento datato 14 maggio 2018, ha rassegnato le sue dimissioni da presidente del Consiglio di amministrazione della partecipata del Comune di Catania che gestisce il servizio del gas. Una lettera al veleno, formalizzata il giorno dell’ultima riunione del cda, che si è tenuta il 16 maggio e che ha sancito il passaggio del testimone da Garigliano al consigliere d’amministrazione più anziano, l’ingegnere Francesco Bizzini

La decisione di Garigliano arriva 48 ore prima della ufficializzazione della sua candidatura al Consiglio comunale nella lista Diventerà bellissima, a sostegno di Salvo Pogliese. E a tre settimane dalla conferenza stampa convocata per raccontare le ragioni di un cda, quello da lei presieduto, a cui il Comune di Catania ha deciso di revocare il mandato «per giusta causa». Il responsabile del procedimento, Salvatore Di Giovanni, mette nero su bianco sei punti che per il Comune etneo devono costare il posto alla ormai ex presidente e ai due consiglieri di amministrazione (oltre a Bizzini, c’è anche l’avvocato Pierluigi Colletti). Il cuore della vicenda? L’incarico da direttore generale. E le due possibilità sul piatto: fare una selezione pubblica, ipotesi caldeggiata dall’avvocata Garigliano, o prorogare, come vuole Palazzo degli elefanti, il posto nella partecipata a Giovanna D’Ippolito, il cui contratto è scaduto il 31 marzo. 

Non fosse che, però, il contratto di D’Ippolito – secondo il cda e secondo la stessa avvocatura del Comune – non può essere considerato legittimo, poiché rinnovato senza una valutazione comparativa, e pubblica, dei curricula di più candidati. Attorno al ruolo di Giovanna D’Ippolito inizia quello che può definirsi, a tutti gli effetti, un braccio di ferro che si traduce in uno stallo. Fino, appunto, alla lettera di revoca. «Un atto di aggressione privo di fondamento non meno che di stile – lo definisce l’avvocata Francesca Garigliano nella sua lettera – Un punto di non ritorno». Ancora una volta nella storia dei posti di sottogoverno assegnati dall’amministrazione guidata da Enzo Bianco chi si allontana parla di non avere voluto subire pressioni «in silenzio» e «a capo chino».

Dal 14 maggio in poi, la palla è passata al consigliere Francesco Bizzini, uomo del sindaco. «Troverà le chiavi nell’armadio dove sono custoditi i verbali del consiglio d’amministrazione – scrive Francesca Garigliano nel passaggio di consegne – misura necessaria in un’azienda in cui scompaiono con facilità fascicoli del personale e bancali dei contatori». Il riferimento ai «fascicoli» spariti è, ancora una volta, una frecciata alla posizione della direttrice generale Giovanna D’Ippolito: i documenti sulla sua assunzione più di dieci anni fa, secondo la ex presidente del cda, non si trovano.

Oltre alle chiavi, però, ci sono anche le questioni più urgenti da gestire: l’approvazione del nuovo statuto, quella del nuovo contratto di servizio, la vendita dell’Asec trade e il relativo tema del mantenimento dei 15 posti di lavoro. L’argomento è spinoso e, in effetti, avrebbe dovuto essere in trattazione proprio alla riunione del cda del 16 maggio. Tra gli altri punti da trattare c’erano anche la possibilità di agire contro gli amministratori di Asec spa che, negli anni passati, avrebbero costretto l’azienda a un contratto illegittimo (sempre quello di D’Ippolito). L’argomento, però, è stato rinviato alla prossima seduta dei due consiglieri rimasti, cioè Bizzini e Colletti. Secondo i bene informati, a decidere per lo spostamento più in là della trattazione del punto, sarebbe stato proprio Bizzini.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]