Una richiesta di partecipazione popolare alle decisioni inerenti il trasporto, la viabilità e i parcheggi. La proposta è arrivata nel Comune etneo da alcuni cittadini, che hanno presentato all'amministrazione una petizione con 150 sottoscrizioni, con la precisa richiesta di istituire una consulta. «Mancano gli autobus e i parcheggi», lamentano
Gravina, firme per ridurre il traffico Comitato: «Trasporto pubblico inesistente»
Una petizione per chiedere l’istituzione di una consulta tematica sulla mobilità sostenibile a Gravina di Catania. E’ quanto ha organizzato un gruppo di cittadini riuniti in comitato, il Gravina social village, che lamentano la difficoltà nei collegamenti, sia quelli interni al perimetro comunale, che quelli con il resto della provincia e in particolare con il capoluogo. «Il trasporto pubblico è inesistente, il traffico intenso e i parcheggi pochi. Vorremmo contribuire con le nostre idee», afferma Claudio Colletti, uno dei promotori del comitato. Le firme raccolte sono state 150 e protocollate lo scorso 29 luglio.
Il Comune alle falde dell’Etna era precedentemente collegato a Catania attraverso la linea 101 dell’Azienda metropolitana trasporti, «ma inspiegabilmente l’hanno cancellata, come hanno fatto con la navetta che collegava la zona di Fasano con il bus rapido Brt. Tutto sospeso dal sette luglio», dice Colletti. Una situazione che sta «provocando notevoli disagi a quanti fanno affidamento sui mezzi pubblici per spostarsi, perché non ne hanno uno privato» sostiene ancora Coletti.
Da sommare al problema dei trasporti anche quello della viabilità e degli stalli per le auto. «Troppo traffico e pochi parcheggi», lamenta Colletti, che pone l’attenzione su altri due temi: gli eventuali problemi di salute causati dallo smog e le perdite economiche per gli esercizi commerciali. «Troppi esercenti, soprattutto quelli del centro, chiudono anche perché la gente non sa dove lasciare l’auto al contrario di quanto accade nei centri commerciali vicini», continua Colletti.
Molto potrebbe essere fatto con poco, secondo i cittadini. Maggiori controlli potrebbero essere attivati da subito, ad esempio, per fare rispettare il disco orario in centro, «dove invece i residenti lasciano l’auto anche giorni interi, non permettendo a chi deve acquistare qualcosa di potersi fermare», conclude Colletti. Adesso il Comune ha 30 giorni per dare una risposta o fare cadere nel vuoto la proposta.